Un intreccio speciale: l’abbraccio tra Nutella e Autismo [Letture d’Autore]

Testa Francescodi Paola Testa

 

Francesco a due anni era un putto biondo con boccoli d’oro e viso da angelo. Era però totalmente assente, chiuso nel suo silenzio ostinato e insuperabile.
Nulla lo interessava. Né i giochi, né le carezze, né i cartoni animati o gli amici: niente!

Un giorno la sua Tata, che era ed è per me come una sorella, con la testardaggine dei suoi 18 anni che le facevano pensare che lo avrebbe fatto parlare, scelse come strategia di stimolo dall’isolamento il barattolo della Nutella.

Infatti Francesco era ed è ancor oggi un goloso per eccellenza ed un buongustaio, nonché un grande amante della Nutella, che naturalmente gli era quasi proibita come a tutti coloro che la amano veramente!

Ecco….la sua Tata decise che avrebbe usato il famoso barattolo come attivatore di attenzione e di piacere per il bel Francesco, e così fece. La strategia era questa: chiamava a sè Franci in cucina, gli dava un cucchiaino di nutella direttamente dal barattolo, riponeva il barattolo in uno scaffale alto della cucina, e mostrava a Franci più volte la posizione. Gli metteva lo sgabello sotto affinché salendo potesse raggiungerlo e lui, alla faccia dell’autismo, seguiva le istruzioni ed il percorso e si andava a rubare il barattolo tutto fiero!

Ecco amici, ho scritto alla Ferrero e ho chiesto loro di attivare uno spot pubblicitario con questo messaggio, nella speranza di regalare anche qualche attimo di piacere, al di fuori dell’educazione e delle attività diverse, a tanti bambini autistici.

Ma il messaggio vero, per tutti noi, è che l’amore e la costanza misti al coraggio ed alla caparbietà portano dove mille enciclopedie non arrivano.