Pochi giorni fa a Radio Vertigo One hanno spento le candeline sulla torta del settimo compleanno, che per un ‘new media’ è una bella età: il momento giusto per tentare qualche bilancio, ma soprattutto per parlare di nuovi progetti. Così, a distanza di oltre due anni, siamo tornati a trovare Simone Camussi, fondatore e managing director della prima web radio italiana, nata proprio ad Alessandria nel 2009.
Sono le 11 di mattina, ma negli studi di via Faà di Bruno c’è già un via vai di collaboratori, e di telefonate. “Non ci fermiamo un attimo”, spiega Simone Camussi, “e il nostro palinsesto è un bel mix di dirette e di spettacoli registrati, ma comunque sempre prodotti qui da noi, al 95%”. Un impegno considerevole, che vede il coinvolgimento complessivamente di uno staff di 36 persone, ognuna delle quali con forti competenze in qualche comparto musicale, dal jazz alla musica da disco, al progressive. “La nostra programmazione è davvero vasta – sottolinea Camussi – e segmentata a seconda dei giorni e delle fasce orarie: con il vantaggio peraltro che, grazie ai podcast, praticamente tutto può essere ‘ripescato’ e riascoltato, e rivisto, in qualsiasi momento”. Già, perché entrando nei due studi di Radio Vertigo One ti rendi immediatamente conto dei ‘passi da gigante’ che si stanno facendo sul fronte mediatico, soprattutto grazie al web: e praticamente tutti i programmi di Radio Vertigo sono anche video, per cui possono essere fruiti a tutti gli effetti come una web tv musicale, con ampie escursioni sul fronte del talk informativo.
“In effetti sempre più – evidenzia Camussi – la dimensione video diventa premiante, in termini di ascolti e accessi al sito, tanto che stiamo puntando su veri spazi di approfondimento, come C’è un post per te, lo spazio del martedì mattina dalle 10 alle 12, condotto dalla giornalista Maria Rosa Guerriero: lì si fanno collegamenti con italiani che sono in giro per il mondo, da Londra a Barcellona, a location anche meno note, e che raccontano le loro esperienze di vita, di studio e di lavoro, in maniera molto concreta. Come si trovano in un certo paese, quali sono le difficoltà, quali le opportunità”.
Ma, tra i programmi ormai ‘cult’ di Radio Vertigo 1 citiamo anche Le piccole cose, in onda il martedì dalle 21 alle 23 e dedicato alla musica soul/funk e curato da Fabio Negri, “che cura anche la nostra immagine su social come facebook e twitter, canali oggi fondamentali per promuovere trasmissioni e iniziative: ma ovviamente dovrei citarli tutti, i nostri collaboratori e il palinsesto: perché davvero ogni spazio ha una sua identità, e un conduttore/conduttrice che dà l’anima”.
Certamente Radio Vertigo One si caratterizza anche per una fortissima attenzione verso gli artisti emergenti, e le etichette indipendenti: “un universo magmatico e in crescita – conferma Camussi –, a cui dedichiamo ampio spazio, e anche un format specifico, ossia Lab 1, on line dalle 22 alle 23 del giovedì (mixato e non in diretta, poiché prevede un notevole lavoro in fase di preparazione), a cura di Andrea Mantelli. E’ un programma molto seguito, che lancia continuamente nuovi artisti, e che è diventato per gli appassionati del settore, e per i tanti addetti ai lavori, un vero punto di riferimento”.
Così come crescente è l’attenzione per il target di giovanissimi, dai 13 anni in su, che hanno a disposizione un loro approfondimento, A tutto Hashtag, che va in onda la domenica dalle 21 alle 22, condotto da Jacopo Saliani, e non è solo uno spazio per le dediche, ma un vero e proprio ‘filo diretto’ con il mondo dei ‘talent show’.
Interessante la riflessione di Simone Camussi sugli ascoltatori della web radio: “siamo in aumento costante, ma quel che più ci colpisce e interessa è constatare che siamo davvero un media globale, e che addirittura il primo paese di provenienza degli ascoltatori, sul piano dei numeri, non è l’Italia: sono gli Stati Uniti. Il che si spiega da un lato con il taglio assolutamente internazionale del nostro palinsesto, dall’altro col fatto che negli States Internet ha una diffusione, una capillarità e una potenza da noi ancora impensabili. Però mi pare evidente che il futuro, anche in Italia, è dalla parte delle web radio”. Governo permettendo naturalmente: nel senso che alle parole sui mirabolanti investimenti sul ‘cablaggio’ del paese, e su banda larga e larghissima da portare rapidamente ovunque, devono ora seguire i fatti.
E Alessandria? Che rapporto ha con la città un media di avanguardia, che ha però come caratteristica principale quella di rivolgersi al mondo intero? “noi splendido, Alessandria è casa nostra, figurarsi se non la amiamo. Alessandria con noi, intesa come istituzioni almeno, forse è un po’ distratta invece: noi ci abbiamo provato a dare una mano, e se si creano le condizioni lo faremo ancora comunque. Intanto, sul fronte privato, stiamo portando avanti collaborazioni importanti: abbiamo un accordo con il Blanco, la discoteca del Circolo Canottieri, per partecipare alle principali serate della stagione estiva, e trasmetterle in diretta audio e video. E continua la nostra partecipazione agli appuntamenti itineranti di Extreme Disco, la principale discoteca mobile del Piemonte. Non solo: Radio Vertigo One partecipa anche, come media partner, a numerosi eventi musicali sia a Genova che a Milano”.
Ettore Grassano