Molinari nuovo segretario della Lega Nord Piemont: “Subito al lavoro fra la gente, per mandare a casa Fassino e Chiamparino”

Molinari Salvini nuova“Buon lavoro a Riccardo Molinari, nuovo segretario della Lega Nord del Piemonte: aiutaci a mandare a casa Fassino e Chiamparino!”: il ‘capitano’ Matteo Salvini (presente al congresso piemontese, come del resto c’era il fondatore del Carroccio, Umberto Bossi) è fra i primi, su facebook, a congratularsi con il suo vice segretario federale, e da oggi anche numero uno della Lega in Piemonte, dopo 15 anni di ininterrotto ‘regno’ dell’uscente Roberto Cota.

E’ stato, quello di ieri a Collegno, un convegno politico vero, come non se ne vedevano da tempo: più di 3 mila militanti presenti (di cui circa 860 aventi diritto al voto), e una vera e propria ‘maratona’, cominciata nel primo pomeriggio e conclusasi, intorno alle 20, con la lettura dei risultati: 446 voti validi per Molinari, 364 per l’altra candidata, Gianna Gancia (consigliere regionale ed ex presidente della Provincia di Cuneo, nonchè moglie dell’ex ministro Calderoli).

Riccardo Molinari dunque ce l’ha fatta, e da oggi il giovane avvocato alessandrino (con un curriculum politico di spessore: è già stato tra l’altro consigliere e assessore regionale, e da un anno affianca Matteo Salvini nella segreteria federale) è il nuovo segretario nazionale della Lega in Piemonte.

“Una soddisfazione grande, e un grazie sincero a tutti i militanti della Lega: quelli che mi hanno votato, ma anche quelli che non l’hanno fatto. Da oggi ripartiamo tutti uniti, lasciandoci alle spalle una campagna elettorale che certamente è stata aspra, talora anche oltre il lecito. Ci attendono sfide enormi: il Piemonte soffre, il Pd lo sta mettendo in ginocchio, a partire dai piccoli comuni, fino alla Regione. Nostro compito è tornare a fare politica come sappiamo: nelle piazze, ai mercati, fra la gente che non ne può più. Per fare in modo che le città del Piemonte, e la stessa Regione, cambino al più presto direzione, e tornino ad occuparsi degli interessi dei semplici cittadini, e non dei soliti gruppi di interesse, e di potere”.

Prima dell’elezione di Molinari, al convegno della Lega non sono mancati dichiarazioni ‘al vetriolo’, da parte di alcuni big del Carroccio.

E’ toccato all’europarlamentare Gianluca Bonanno, ad esempio, andare all’attaccoGancia Salvini Molinari di Roberto Cota, definendo la sua gestione ‘fallimentare’: “Se la Lega piemontese ha ancora un peso è soltanto grazie a Matteo Salvini. Gli uomini vincenti trovano una strada, gli uomini perdenti hanno sempre una scusa (citazione kennedyana, ndr) e dicono sempre che è colpa di qualcun altro. Mentre la colpa è solo nostra”.

Pesanti gli attacchi di Mario Borghezio al Consiglio di Stato, mentre su un punto i 3 mila militanti della Lega si sono trovati d’accordo: tutti in piedi ad applaudire all’arrivo di Umberto Bossi, il fondatore. Il ‘senatur’ conserva intatto il suo carisma, e il rispetto della base. Ma sa bene anche lui che quella di oggi, targata Salvini e Molinari, è un’altra Lega, che si sta attrezzando per vivere da protagonista una nuova, delicatissima stagione del Paese. Non c’è spazio, insomma, per l’amarcord.

Ettore Grassano