Osservatorio Fiaip: “L’immobiliare riprende fiato, 2016 anno della svolta? Attenti alla concorrenza ‘sleale’ delle banche”

Ripresa mercato immobiliare2016 anno del grande rilancio per il settore immobiliare? I dati dell’Osservatorio provinciale Fiaip di Alessandria relativi all’andamento del mercato nel secondo semestre del 2015, e alle previsioni di sviluppo per l’anno in corso, autorizzano gli addetti ai lavori ad un cauto ottimismo, pur naturalmente con molti ‘distinguo’, e la necessità di tener conto di variabili sia nazionali che locali.

“Veniamo da anni certamente molto difficili – sottolinea Franco Repetto, presidente provinciale Fiaip -, che speriamo tutti di poterci lasciare definitivamente alle spalle. Quel che è certo è che nel secondo semestre, e soprattutto negli ultimi mesi dell’anno, il numero di compravendite in provincia è aumentato un po’ ovunque, anche se con prezzi certamente al ribasso, soprattutto per l’usato da ristrutturare. L’andamento molto incerto ed altalenante del mercato finanziario in questo inizio del 2016, peraltro, è un altro elemento che pare spingere gli investitori a guardare con rinnovato interesse al mercato immobiliare”.

Repetto, con l’aiuto di un team di colleghi rappresentativi delle diverseRepetto Franco 1 aree della provincia, ha poi cercato d ‘segmentare’ l’analisi zona per zona, facendo emergere alcune specificità interessanti.

Nel capoluogo, ad esempio, “si sta lavorando molto sull’invenduto, anche grazie ad una nuova disponibilità del mondo del credito sul fronte della concessione di mutui a condizioni vantaggiose. Nel corso dei primi 9 mesi del 2015 i mutui sono cresciuti circa del 94% su scala nazionale rispetto all’anno precedente, e nella nostra provincia c’è stato un +75%.
Le banche, quando fanno il loro lavoro e lo fanno bene, le apprezziamo. Ci piacciono molto meno quando di lavoro cercano di fare anche il nostro, aprendo loro società che si propongono di vendere immobili, sovrapponendosi nei fatti al mestiere dell’intermediario”.

Non solo: ad Alessandria “si stanno riaffacciando in agenzia anche volti che non vedevamo da anni, di investitori interessati anche ad operazioni importanti: sia sul fronte appartamenti, che su quello delle attività commerciali”.

Terzo valico camionButtando uno sguardo in giro per la provincia, i segnali positivi più incoraggianti sembrano arrivare dal basso Piemonte, ossia dall’area di Arquata e Novi, “territori che sia per la presenza dei lavori del Terzo Valico, sia per l’insediamento di importanti attività economiche private stanno vivendo una fase importante di sviluppo, sia in termini di locazione che di compravendita”. Segnali positivi anche da Ovada e Acqui (da sempre ‘sensibili agli investimenti di provenienza ligure), e da Casale (“Ma è un territorio che perde costantemente abitanti). Stabile tendente al miglioramento Tortona, mentre Valenza risente certamente della trasformazione della propria-monoeconomia, per cui “ci sono centinaia di ex piccoli laboratori di difficile riqualificazione, ed è ancora fermo il mercato residenziale di lusso, molto significativo attorno alla città”.

Sul fronte del mercato industriale-artigianale sarebbe certamente necessaria, da parteCapannone vendesi degli amministratori pubblici, una ‘spinta’ maggiore, in termini di incentivi ‘per l’abbattimento di ciò che è obsoleto, e la realizzazione di nuove strutture funzionali, o il recupero di aree in dismissione”, mentre un capitolo particolare è quello che riguarda gli investitori esteri:

“Fino ad ora – ha spiegato Luca Traverso, che per Fiaip Alessandria da anni segue il comparto – a muoversi sono stati soprattutto fondi di investimento, che hanno puntato su soluzioni di pregio in aree metropolitane: speriamo che il governo comprenda la necessità di una serie di agevolazioni per far sì che decolli il mercato anche in zone come la nostra: in Spagna sta già succedendo”. Intanto, anche se mancano dati ufficiali relativi al mercato locale, è certo che sempre più spesso le agenzie ricevono richieste ‘al contrario’, ossia di alessandrini che sono interessati ad investire all’estero, a partire da una realtà ‘gettonatissima’ come le Canarie.
muratoriImportanti ed efficaci riflessioni arrivano infine da Luigino Tosi, direttore del Collegio Costruttori, che ha prima di tutto ribadito che “è sbagliato che le banche si mettano a fare intermediazione immobiliare, a partire dagli alloggi ‘in sofferenza’ che hanno in portafoglio. Chiaramente, proponendo il pacchetto completo, immobile più mutuo, provocano una distorzione del mercato. Non solo: è di queste ore la notizia che il Governo Renzi ha deciso di detassare le aste immobiliari: indovinate chi sarò il principale beneficiario”? Gli istituti di credito, of course.

Tosi ha poi ribadito l’importanza del recupero degli immobili da ristrutturare, “il cheRipresa mercato immobiliare 2 d’altra parte rientra nella logica di quella economia circolare di cui tanto si parla: consumare tutto fino alla fine, prima di produrre cose nuove”, e ha poi citato un’osservazione del sociologo Ricolfi, “che mi trova sostanzialmente d’accordo: ossia potremo parlare di vera ripresa del comparto immobiliare soltanto quando torneranno a crescere non solo le compravendite ‘al ribasso’, ma anche i prezzi. Sarà quello il vero segnale di uscità dalla crisi”. Succederà già in questo 2016?

Ettore Grassano