Ottria: “Sulle Terme di Acqui da 5 Stelle e Forza Italia solo sterili polemiche”

Terme Acqui nuovaIl Comune di Acqui sono anni che non paga gli aumenti di capitale per le Terme di Acqui, ha perso quindi quote della società e la possibilità di indirizzarne il futuro, ma oggi riscopre nelle Terme un valore inestimabile; che casualità, proprio ora che gli unici compratori se ne vanno senza aver aver pagato un euro di quanto si fossero impegnati a fare; se non è incoerenza questa…” – è il primo commento del consigliere regionale Ottria sulla vicenda della mancata vendita delle Terme di Acqui.

“Ormai è semplice, – continua Ottria – attaccare il Pd ed il Governo regionale ed ogni occasione è buona per costruire polemiche anche quando mancano gli argomenti; i 5S, ad esempio, hanno nel corso dei mesi affermato alternativamente: che il bando era stato strutturato male, salvo poi ricredersi quando è arrivata la maxi offerta svizzera; cambiando nuovamente idea e sostenendo che “Quindi se non fosse arrivata la proposta svizzera di 16,465 milioni la gara sarebbe andata deserta per l’ennesima volta”… Devo ammettere – prosegue Ottria – che tramutare in una colpa il primo bando non andato a vuoto in anni, è un tentativo interessante di rivoltare i fatti”.

“E’ parte di un comportamento schizofrenico – prosegue Ottria – che mette in luce – ancora una volta – che i 5Stelle occupano i banchi in Regione solo per apparire nelle pagine dei giornali e aumentare i loro mi piace sui social network; proposte alternative ne fanno raramente e, quando questo accade, ad esempio dove amministrano, sono perlomeno critiche».

«Mighetti sostiene, poi, – prosegue il consigliere PD – che nel giro di pochi mesi siano state fatte tre svalutazioni, lasciando intendere che la holding svizzera le subisse passivamente e per questo giustamente chiedesse spiegazioni e rinvii; ma questa circostanza è smentita da FPP che cita il verbale redatto durante le trattative nel quale si legge che “il 2 dicembre, quando South Marine, come da verbale, confermava la volontà di acquisire le 655 mila azioni del valore di 22,45 euro ciascuna”.

“La situazione è sicuramente complessa ma i contorni appaiono definiti – sintetizza Ottria – : da un lato c’è un ente (la Regione) che vende le sue quote perché è in sofferenza economica ed è costretta a mantenere in piedi un’azienda (le Terme) in cui ci rimette milioni ogni anno; dall’altra c’è una Holding che partecipa liberamente ad un bando ben definito, fa un’offerta molto alta, lo vince e senza dare mai una spiegazione si tira indietro non pagando neppure un centesimo; ora – conclude Ottria – la politica avrà molte colpe in tanti ambiti, ma in regime di libero mercato se un’azienda privata sbaglia una mossa non è colpa certo del PD e non devono certamente pagarne i danni i cittadini. È curioso – chiosa Ottria – come per amor di polemica i 5Stelle sarebbero ipoteticamente pronti a diventare immediatamente tifosi di quel capitalismo che si fa beffe delle regole”.