Si è svolta mercoledì pomeriggio, presso la sede romana dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), la riunione con i Sindaci delle città sede di insediamenti siderurgici Ilva. L’incontro è servito per dar corso ad una prima disamina delle questioni relative al comparto dell’acciaio in Italia, così come vissuto dalle singole realtà territoriali. E’ stata unanime la forte preoccupazione per il futuro delle rispettive realtà produttive e dei rispettivi livelli occupazionali per cui è risultata positiva, e per questo apprezzata, l’iniziativa del Sindaco di Taranto, dott. Stefano Ippazio, volta a ricercare una linea di convergenza tra gli amministratori locali che, in prima battuta, sono chiamati ad affrontare le ricadute e gli effetti delle criticità del comparto siderurgico.
Nel corso dell’incontro è emersa la volontà di chiedere al Governo un’urgente convocazione sui temi della siderurgia e l’istituzione di un Tavolo Nazionale sulla Siderurgia e sul Trasporto, con il coordinamento dell’ANCI, per conoscere le strategie che il Governo intende attuare per il comparto siderurgico.
Inoltre, è stata ribadita la necessità che il Governo proceda, in tempi brevi, alla nomina del Sottosegretario con delega alle Politiche industriali. I Sindaci, infine, hanno sottolineato la necessità di un’azione rapida quanto alle proposte condivise in vista delle azioni previste per la cessione o concessione in affitto entro Giugno 2016 del Gruppo ILVA, al quale sono strettamente legate le realtà industriali siderurgiche italiane.
Al termine della riunione, il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ha dichiarato: «L’incontro con il Governo sarà fondamentale per capire i passi che verranno fatti in questi mesi. Quello che ci preoccupa di più in questo momento è garantire i livelli produttivi, e conseguentemente occupazionali, durante la fase di transizione. Lo stabilimento novese, infatti, sarebbe in grado di aumentare la produzione ma la carenza di materia prima, di fatto, lo impedisce. Per questo motivo, chiederemo che una parte dei 300 milioni di euro stanziati dal Governo per l’Ilva venga destinata all’insediamento di Novi. È necessaria una gestione oculata affinché il nostro Paese non esca dalla produzione dell’acciaio. Anche per la nostra città – ha concluso il Sindaco – si tratta di una questione di estrema importanza: il futuro di Novi è legato a quello dell’Ilva, la cui produzione rappresenta una parte rilevante dell’economia cittadina».
A conclusione dei lavori, con viva soddisfazione dei presenti, si è preso atto della costituzione del coordinamento delle città siderurgiche che interesserà Torino, Genova, Novi Ligure, Racconigi, Legnaro, Patrica, Terni, Piombino, Trieste, Marghera.