Buon Anno da Episcopio: “Poche ma sentite parole…”

Coniglio_EpiscopioRiceviamo e pubblichiamo, lieti che il nostro (e vostro) amico Episcopio abbia pensato anche a noi. Buon anno, caro Epi!

Cari amici, poche ma sentite parole dal vostro Episcopio per l’inizio del nuovo anno.

Mi rivolgo a voi, concittadini, intellettuali, analfabeti, faccendieri, maneggioni, politici (della prima e dell’ultima ora), destrorsi, sinistrorsi, moderati, grillini, sindacalisti, conservatori, reazionari, impiegati pubblici, impiegati privati, imprenditori, cassintegrati, disoccupati, anziani, esodati, falliti, studenti, bambini, nonni, fidanzatini, sfrattati, disabili, disadattati, italiani, stranieri, mamme, giornalisti, giornalai, pensionati, professori, sportivi, sedentari, papà, profughi, laici, consacrati, medici, malati, infermieri, infartuati, single, sposati, separati, abbandonati, divorziati, tristi, contenti, delusi, umiliati, ricchi, astemi, ubriaconi, benestanti, poveracci, praticanti, bestemmiatori, ponte-meierati, massoni, ponte-cittadellati, estroversi, introversi, ciccioni, scheletrici, timidi, spacconi, teleriscaldati, centro-bloccati, altruisti, egoisti, pigri, attivi, alti, bassi, superdotati, normodotati, brevidotati, biondi, castani, stempiati, capelloni, sorridenti, ingrugniti, pacifisti o guerrafondai…

Vi auguro per il 2016 di non farvi inscatolare in nessuna definizione, in nessuna categoria, in nessun pregiudizio. Sia che facciate il Presidente del Consiglio, sia che puliate i cessi all’autogrill.

La dignità della persona non sta nel ruolo che ricopre, o nella “gabbietta” in cui si trova (momentaneamente… ricordiamoci sempre il detto Sic transit gloria mundi).

Il vostro Epi vi augura un Felice 2016, nell’attesa, piena di speranza, di vedere rinascere assieme a voi la nostra povera e maltrattata città. Ci vuole aria nuova… e non solo per colpa delle polveri sottili.

BUON ANNO A TUTTI!!!

Coniglio Episcopio