Arriva da giorni palpitanti, Alice Pedrazzi. La passione per il basket (l’attuale direttore di Ascom Alessandria è stata cestista professionista, con una carriera di tutto rispetto, ed è apprezzata commentatrice sportiva in tv) l’ha portata nelle scorse settimane a Berlino, a sostenere da tifosa l’avventura della nostra nazionale maschile, trasportando poi anche negli uffici di via Modena l’entusiasmo e l’adrenalina che servono più che mai per ‘fare risultato’, nello sport come sul lavoro. “Anche per noi in Ascom è appena cominciata la nuova stagione – sorride – e anzi giocando d’anticipo il nostro slogan di settembre è “il 2016 inizia ora”, proprio per far capire ai nostri associati che siamo già in pista per lavorare sul futuro: scommettendoci davvero, perché ci crediamo”.
Il concetto di squadra, e di traguardi collettivi, piace particolarmente al direttore di Ascom, e al presidente Boano: la scorsa settimana, insieme al patron dell’Alessandria calcio Luca Di Masi, i vertici dell’associazione commercianti hanno presentato l’articolato progetto che li vede alleati, per la seconda stagione consecutiva, come ambasciatori dell’alessandrinità dal punto di vista sia sportivo che commerciale, in un binomio che pare funzionare, e che quest’anno li porterà fin nella lontana Sicilia, in occasione del match di Tim Cup fra Palermo e Alessandria ai primi di dicembre. Nello stesso contesto, è partita con ampio anticipo la campagna associativa di Ascom per il prossimo anno, sintetizzato dallo slogan “il nostro 2016 inizia ora”.
Ma con Alice Pedrazzi proviamo anche a fare il punto sulle ‘criticità’ del settore, e a capire se, al di là dei proclami (e delle polemiche) sul ‘volare alto’, esiste un progetto per il commercio alessandrino, e se necessariamente il futuro del comparto deve passare anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali, e in che misura. Insomma: non potrebbe essere più saggio e realistico un sano ‘fai da te’, anziché trascorrere gli anni ad attendere piani strategici che faticano enormemente a vedere la luce?
Dottoressa Pedrazzi, partiamo dal 2016 che ‘inizia ora’, per citare la vostra campagna associativa. Che anno sarà, il prossimo, per il commercio alessandrino?
Sarà un anno in cui noi ce la metteremo tutta, se possibile con ancor maggior determinazione che in passato. Perché ci crediamo davvero, e perché siamo convinti che per uscire da una crisi prolungata come la nostra (italiana, non solo alessandrina) ci voglia davvero grande determinazione, e la capacità di puntare sull’innovazione, a tutti i livelli. Come Ascom faremo la nostra parte, e stiamo davvero cambiando pelle: continuando ad offrire agli associati tutto il panel dei servizi tradizionali, che rimangono essenziali. Ma anche cercando di accompagnarli in un percorso nuovo, attraverso servizi e consulenza al passo coi tempi sul fronte del marketing, della valorizzazione del capitale umano, della formazione, dell’utilizzo delle nuove tecnologie.
Facciamo esempi concreti…..
Volentieri: proprio in questi giorni la nostra partnership con i Grigi nelle sue diverse articolazioni (Alessandria Village, ViviAlessandria, Partner per un giorno) sarà presentata come best practice alla Conferenza di Sistema di Confcommercio in Sardegna. Siamo stati scelti perché l’esperienza, giunta al secondo anno (con alcune migliorìe rispetto al 2014), rappresenta un modo nuovo di ‘mettere in circolo’ sport, commercio e territorio, valorizzando ovviamente l’alessandrinità e i prodotti tipici del nostro territorio. Nei prossimi mesi, e per tutta la stagione calcistica, il progetto si dispiegherà in una serie di appuntamenti e iniziative a cui crediamo molto.
Lei insiste sempre sul concetto di innovazione: che è tecnologica, ma non solo. Anche qui, facciamo un esempio concreto.
Le nuove tecnologie sono essenziali per chi fa commercio, come per tutti noi cittadini del resto. Mi consenta di aprire una piccola parentesi ‘tecnologica’ allora: ma perché ovunque io vada in Italia con questo oggetto (ci mostra il suo smartphone), e una banale applicazione posso pagare il parcheggio senza affanni, e ad Alessandria la tecnologia, su questo come su altri fronti, è ancora un oggetto misterioso? Chiusa parentesi. Oggi un sito Internet efficace e interattivo, e una vivace presenza sui social, sono certamente ‘chiavi’ quasi imprescindibili per fare commercio che funzioni, e porti redditività. Ma innovazione non è solo questo. Ecco l’esempio concreto che mi chiede: il prossimo 2 febbraio, a Palazzo Monferrato, Ascom organizzerà, per i suoi associati vecchi e nuovi, un importante incontro di presentazione della propria azienda e attività non ai clienti finali, ma ad altre aziende. Perché è un metodo innovativo? Perché in questo modo ognuno durante la giornata può incontrare, con incontri one to one dopo la presentazione generale, realtà complementari, con cui stringere accordi, fare partnerhip, sviluppare nuove idee. Sono opportunità che creano valore aggiunto reale, molto concreto. Perché il nostro obiettivo è aiutare i nostri soci a far crescere il loro business, questo vorrei fosse chiaro.
Farete altri incontri di questo tipo nel corso del 2016?
Certamente sì, ovviamente il tutto in rapporto alla domanda reale, alle esigenze degli associati. Un aspetto importante sarà quello legato alla formazione, con una formula smart e corsi da 8 ore. Uno in particolare per apprendere come organizzare eventi all’interno della propria attività, per attirare clienti. L’altro per imparare a gestire al meglio le risorse umane aziendale, vero capitale talora sottostimato o sottoutilizzato”.
Come sta andando il servizio di orario continuato partito a settembre?
Molto bene, ci crediamo molto. Non basta offrire agli associati una consulenza a 360 gradi, dalla consulenza fiscale alla formazione, al supporto su come e dove aprire un’attività, a tutti gli altri servizi tradizionali e innovativi. Conta anche il quando sei raggiungibile: e poiché sappiamo bene che molti commercianti si liberano solo nella pausa pranzo, abbiamo deciso di puntare, dal lunedì al giovedì, sull’apertura degli uffici ad orario continuato, dalle 8.30 alle 16, mentre il venerdì ci siamo fino alle 13,30. Ma naturalmente siamo anche pronti ad andare noi a trovare gli associati: e per coniugare spostamenti rapidi e rispetto dell’ambiente abbiamo dotato i nostri consulenti di alcune biciclette, ‘sponsorizzate’ Ascom, che vedrete circolare spesso in giro per Alessandria, per il ‘pronto intervento’.
Tutto bello direttore, ma vogliamo parlare anche di chi vola più alto? La querelle sul ‘flop’ del comune di Alessandria nell’ambito dei piani di riqualificazione urbana ha ‘tenuto banco’ per settimane: e ora?
Ora guarderei avanti. Il progetto sui Percorsi del commercio alessandrino, che abbiamo realizzato insieme a Confesercenti, ha generato 10 proposte di qualità, da parte di altrettanti validi architetti, su come si potrebbero riqualificare in maniera innovativa numerose vie e aree cittadine. Ad ottobre non solo premieremo i vincitori, ma organizzeremo un evento insieme a Italia Camp, realtà che opera su scala nazionale e che può essere il vòlano tramite il quale far partire delle start up. E ovviamente in parallelo il progetto è riproporre un nuovo concorso di idee per la prossima primavera.
Rimane però il fatto che, per andare oltre a singoli progetti e iniziative, occorrerebbe un piano complessivo per il commercio, a livello cittadino. Non ha l’impressione che Alessandria sia ‘attorcigliata’ su se stessa?
(sorride, ndr) Noi facciamo il nostro mestiere, non possiamo e non vogliamo farne altri. Certamente siamo sempre in attesa di segnali ‘forti, di cambiamento vero. Basterebbe girare un po’ l’Italia, con curiosità, e copiare in maniera intelligente. A partire dal pagamento ‘elettronico’ dei parcheggi, appunto: una cosa piccola, ma anche emblematica.
Ettore Grassano