5 domande a… Monica Massone

massone_05di Andrea Antonuccio.

Attrice, regista, organizzatrice e insegnante d’arte drammatica e pedagogia teatrale, Monica Massone si è laureata in Teatro Educativo e Sociale presso il Dams di Torino. Diplomata attrice presso la International Acting School di Roma, è stata allieva della Scuola d’Alta Formazione Teatrale “Centro di Drammaturgia Performativa e Comunitaria” presso il CRT di Milano. Nel 2014 Monica ha fondato ad Alessandria “Quizzy Teatro“, una realtà che produce, organizza e allestisce spettacoli teatrali e laboratori di recitazione. Dice di conoscere gli esseri umani (e se stessa) proprio attraverso il teatro, una professione scelta per amore. Ha sempre la valigia pronta per Utopia, ed è vegetariana con forti limitazioni al consumo di latte e latticini. Buona lettura!

massone_031) Monica, a che età hai capito che la tua strada era il teatro?
Avevo 15 anni ed ero fidanzata con un musicista che, volente o nolente, mi ha aiutato a fare luce in me. Mi sembrava un modo per poter dire la verità. E poi perché sono una rompico… per natura, e il teatro, se vuole, sa esserlo molto più di me!

2) Hai qualche mentore, un maestro a cui ti ispiri?
Adoro George Orwell, innanzitutto! Con la maturità amo le interpretazioni “misurate”: Anthony Hopkins, come attore, e Bob Wilson come regista. Ma sono arrabbiata “nera” perché debutta a Milano e non posso andare a vederlo!

massone_063) Oltre a essere attrice, sei anche regista e autrice?
Sì, da poco tempo entrambe, grazie allo spettacolo “Solo” sulla Prima Guerra Mondiale. E in scena ho un attore davvero bravo, Fabrizio Pagella.

4) Se dovessi dare una definizione del “tuo” teatro, quali immagini useresti?
Userei una carta dei Tarocchi: L’Eremita, la carta della ricerca interiore. E aggiungerei ancora un aforisma sull’esistenza umana, le parole (dal film Labyrinth, ndr) con cui Sarah riesce a vincere il terribile Re di Goblin, uno stupendo David Bowie in calzamaglia bianca: “Tu non hai alcun potere su di me”. Il senso è che nessuno ha potere su nessuno… solo noi lo abbiamo su noi stessi.

massone_025) Ultima domanda. Che cosa pensi di Alessandria? Tu ci stai bene o male?
Per natura vedo sempre bellezza, per cui ti dico che ci sto bene. Vorrei solo che ci fosse meno paura di se stessi e degli altri, e più capacità di gestire ciascuno il proprio spazio, in collaborazione e interazione con l’altro… una società più ramificata e capillarizzata, insomma. Credo ci sia spazio per tutti!