Rossa: “Sul commercio proviamoci davvero a volare alto: le associazioni se la sentono?”

Commercio alessandrinoL’antefatto: CorriereAl lo scorso 18 agosto, e poi altri media, evidenzano che, mentre Tortona si è aggiudicata il primo posto (500 mila euro) tra i progetti di riqualificazione urbana della Regione Piemonte, Alessandria (come Casale Monferrato, peraltro) ha ricevuto una sonora bocciatura, probabilmente a fronte di un progetto non particolarmente brillante o innovativo, elaborato dagli esperti interni a Palazzo Rosso.

Alcuni singoli esponenti politici prima, e poi le associazioni del commercio, non ci stanno, e chiedono a gran voce perchè, denunciando quelli che secondo loro sono stati alcuni errori dell’attuale amministrazione di centro sinistra.

Ora, a distanza di qualche giorno, arriva la replica del sindaco di Alessandria Rita Rossa, che pubblichiamo integralmente. Chi ha ragione, e cosa si può fare di utile e concreto per il commercio alessandrino, guardando avanti?

E. G.

 
«Le Associazioni del commercio alessandrino si dolgono della mancata assegnazioneRossa 2015 di contributi regionali dei PQU (Programmi di Qualificazione Urbana) — peraltro nota dal 23 luglio scorso —, ne attribuiscono la responsabilità all’Amministrazione e colgono l’occasione per contestare l’assenza di adeguata progettualità per il settore economico che rappresentano. Chiedono di “volare alto”.
Possiamo provarci, ma per volare bisogna non essere appesantiti da zavorre che ostacolino il percorso, amnesie e pregiudizi di parte.

Per quanto riguarda i PQU, il 28 gennaio l’Amministrazione proponeva alle Associazioni un’ipotesi relativa ad un’area diversa dal centro storico per la quale poteva essere completata — nei tempi ristretti disponibili — un’adeguata progettualità.
Ciò anche in considerazione del fatto che già Alessandria aveva ricevuto finanziamenti relativi ai precedenti PQU per l’area centrale urbana e che la presentazione di progetti nelle medesima zona avrebbe comportato penalizzazioni in sede di graduatoria.
In quella occasione ed in incontri successivi fino al 19 febbraio, le Associazioni Commercio alessandrino percorsichiedevano però con forza di intervenire su alcune vie del centro storico, pur essendo i tempi disponibili per gli aspetti progettuali ristrettissimi.
L’Amministrazione, preso atto della reiterata richiesta, provvedeva — nell’arco di tre settimane — a predisporre ed inviare in Regione la corposa documentazione necessaria, entro il 16 marzo 2015.
La proposta è stata giudicata ammissibile al finanziamento, ma non finanziata per carenza di risorse (i progetti finanziati sono stati 11 su 38 dichiarati ammissibili).

Non ci nascondiamo dietro ad un dito: il punteggio ottenuto dalla proposta è stato basso, non idoneo a piazzarsi nei primi posti.
Potevamo fare meglio nel tempo a disposizione?
Forse, ma col senno del poi tutti sono giudici infallibili. E peraltro le Associazioni sanno (o dovrebbero sapere) che i PQU sono strumenti ormai ritenuti poco strategici per i centri storici delle città principali, tanto che è stato finanziato un unico progetto relativo ad un capoluogo di provincia (Cuneo).

Il concorso di idee promosso dalle Associazioni è stato bandito a ridosso della scadenza per la presentazione dei progetti in Regione e senza alcuna oggettiva possibilità di poterne recepire eventuali risultati in modo utile. Cosa ben nota alle Associazioni, le quali hanno presentato per la prima volta alla commissione giudicatrice i progetti pervenuti il 17 luglio scorso.

Proviamo a volare alto?
Cominciamo dai progetti del concorso (oggi disponibili) e verifichiamone la fattibilità.
Non solo: il commercio alessandrino ha esempi davvero interessanti di innovazione, che provano a collocarsi nel mercato con originalità e spirito di iniziativa. Proviamo a partire da lì liberando un poco il ragionamento — le Associazioni se la sentono? — dall’annosa e totalizzante attenzione al percorso delle automobili, pur rilevante, quale unico argomento di spasmodica preoccupazione».

Maria Rita Rossa
Sindaco di Alessandria