Casale, si ingigantisce il ‘caso Gioanola’. Palazzetti: “Faccia nomi e cognomi!” E il centro destra chiede le dimissioni del sindaco

Gioanola LucaNon si placa, a Casale Monferrato, la polemica riguardo alle dimissioni dell’assessore all’Ambiente Luca Gioanola. Ieri il sindaco Titti Palazzetti ha comunicato la redistribuzione delle deleghe finora di competenza di Gioanola: mobilità e progettazione verde sono state affidate all’assessore Carlo Gioria (Urbanistica), i trasporti a Sandro Teruggi (Lavori pubblici), l’ambiente al vice sindaco Cristina Fava, già responsabile del dossier amianto.

E’ stato deciso anche di creare un’ “unità di progetto”, che vedrà la stretta collaborazione dei tre assessorati nelle attività di tipo urbanistico-ambientale.

Nessuna new entry in giunta dunque, almeno per il momento, forse anche per ‘sedare’ le voci sulla ‘guerra per bande’ in corso all’interno del Partitone.

Nel frattempo, però, il sindaco Titti Palazzetti parte all’attacco dello stesso Gioanola, dopo la lettera aperta pubblicata dall’ormai ex assessore sui social, e inviata ai media. Lettera invero un po’ criptica sulle concrete motivazioni delle dimissioni. Si capisce solo che sono di natura politica e non personale, al contrario da quanto incautamente affermato ‘a caldo’ dal sindaco Palazzetti. Ma francamente il resto è tutto un alludere e un parlare ‘cifrato’, più da vecchia palude Dc (o Pci, scegliete voi) che da innovatore della politica. Speriamo almeno che il messaggio sia arrivato a chi doveva arrivare: i cittadini, notoriamente, possono aspettare. Soprattutto quando non ci sono elezioni alle porte.

Ecco, invece, la vibrante reazione del sindaco Palazzetti:Palazzetti 2

“Provo stupore e sconcerto per la dichiarazione di Luca Gioanola a proposito di “politica incancrenita”. Un politico serio non ricorre a frasi urticanti ma è circostanziato, nel momento in cui muove un’accusa: fa nomi e cognomi.

Mi limito ad alcune considerazioni sulla sua uscita di scena: già nel settembre dell’anno scorso la parte politica che lo sosteneva (i consiglieri comunali Assunta Prato e Davide Sorisio) mi aveva chiesto di farlo dimettere, per l’impossibilità di comunicare con lui e di avere i necessari scambi di idee sui progetti dell’amministrazione. Mi sono rifiutata di farlo, considerando che Luca Gioanola
era stato il mio avversario alle primarie per la scelta del candidato sindaco, e per rispetto ai cittadini che lo avevano votato. E’ per questa ragione, del resto, che Gioanola è passato al pd insieme al consigliere Ippolito Grimaldi, che ha continuato ad appoggiarlo. Ma a causa della sua costante assenza, ho dovuto spesso sostituirlo nelle sue funzioni di assessore, come possono confermare i funzionari del Comune e i cittadini che lo hanno atteso invano agli appuntamenti da lui non rispettati. Ho gestito emergenze e dossier scottanti come, da ultimo, quello della Tazzetti, un tema di sua competenza del quale non si è tuttavia mai informato. Per non parlare dei trasporti, o delle relazioni con la Cosmo per la pulizia della città. In tutte queste circostanze sono stata aiutata dagli altri assessori, che con spirito di squadra hanno sempre sostenuto il mio lavoro. Subito dopo le sue dimissioni, ho distribuito le deleghe fra altri colleghi di Giunta, per non compromettere l’operato dell’Amministrazione, e avere il tempo necessario per individuare un nuovo assessore competente e dedicato da inserire nella mia squadra. Un’ultima nota: la mia giunta è una giunta operativa, non abbiamo mai avuto discussioni politiche fra noi”.

Casale municipio Palazzo_magnocavalli1E’ la stessa giunta evocata dal sindaco a rincarare la dose con un messaggio ‘corale’: “Cambiare è sempre possibile, è vero. E’ quanto ci aspettavamo che scegliesse di fare Luca Gioanola. Cambiare il modo di considerare il lavoro comune (nel senso di sentirsi e di essere parte integrante di una squadra). Gioanola ha scelto altre strade, che difficilmente potranno essere compiute a
ritroso. Sappia però che dietro di lui ha lasciato una giunta che non si sottrae alle responsabilità del governare, e che governando andrà avanti, unita. Una giunta impegnata in scelte politiche forti, molte in corso d’opera, molte appena avviate, molte sul punto di esserlo. Siamo convinti che per realizzarle serva una visione – visione d’insieme e visione condivisa – e non una presenza a bordo campo. Le partite importanti si vincono giocandole spalla a spalla, e passandosi la palla quando serve e si è capaci di farlo. Non esistono diritti acquisiti, nemmeno in politica: a contare sono le funzioni delle quali siamo stati investiti. A confermarle è il lavoro di ogni giorno. Noi, come giunta, non ci sottraiamo al compito di governare, e siamo compatti. Con questo spirito continueremo a cercare, insieme, il meglio per la città”.

A questo punto, è evidente, il divorzio consumatosi tra Gioanola (fino ad un anno fa considerato, ricordiamolo, un enfant prodige della sinistra riformista e ambientalista provinciale, e non solo: rileggetevi la sua intervista come sindaco di Mirabello Monferrato) e il centro sinistra casalese appare definitivo.

E anche l’opposizione di centro destra tenta di cavalcare la vicenda. EccoSirchia Nicola le parole del capogruppo casalese di Forza Italia Nicola Sirchia:
“Prima nasconde le dimissioni del suo assessore al Consiglio Comunale (fatto di per sé gravissimo), poi tenta di rifilarci la panzana dei “motivi di lavoro”, poi viene smascherata dallo stesso Gioanola e allora vomita fiele sulla persona (nominata in Giunta da lei stessa, peraltro!)………. Crediamo sia ora che la signora sindaca rifletta attentamente, la città deve venire prima di tutto e un anno di #disastropalazzetti ha già purtroppo condotto la città nelle condizioni che sono sotto gli occhi di tutti. La crisi è così evidente che componenti stessi della sua Giunta parlano di “cancrena”, parti significative di maggioranza escono dal Consiglio in dissenso con le sue scelte, col risultato che giorno dopo giorno Casale e il Monferrato vengono depauperati di qualcosa, nonostante gli annunci e vane promesse della sindaca stessa, senza contare lo stato indecoroso della città, le spese faraoniche per manifestazioni dal dubbio risultato e l’uso del Comune come “stipendificio” per i soliti noti. Rifletta dunque e poi ritrovi quella dignità che la posizione di primo cittadino impone e tolga il disturbo, restituendo una speranza e un’idea di futuro a Casale, la città che amiamo! #dimissioniora! #disastropalazzetti”.

Pietà l’è morta, e il bon ton non se la passa molto meglio.

E. G.