Marco Bellanda: “Beldent, l’unione fa la forza. E con OdontoBiomedIng ancora di più!”

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“Il concetto, mio e di questo gruppo, è molto semplice: da soli non si va da nessuna parte”. Ci accoglie sorridente con queste parole d’ordine, nel suo studio di Alessandria, il dottor Marco Bellanda, dentista molto conosciuto in città, fondatore del gruppo Beldent oltre che “animatore” di diverse iniziative rivolte al sociale, nel nostro territorio e non solo.

“Se non avessi il supporto dei colleghi” continua Bellanda “tutte le attività che sto portando avanti da diverso tempo, professionali e non profit, non avrebbero senso”. Coinvolti nel progetto Beldent sono attualmente più di quaranta studi diffusi in Piemonte, Liguria e Lombardia. “E con lo sviluppo del nostro ultimo protocollo, OdontoBiomedIng, molti altri professionisti si stanno aggregando”.

Dottor Bellanda, prima di parlare di Beldent e OdontoBiomedIng, ci può raccontare qualcosa di lei?
Dopo la laurea mi sono messo subito a fare il dentista. Nel 1988 ho deciso di occuparmi di implantologia, e da quel momento alcuni colleghi hanno cominciato ad affidarmi i loro pazienti per fare la parte chirurgica della implantologia. Da lì è nato un gruppo che, dal 1990 in poi, è costantemente cresciuto.

Poi che cosa è successo?
A un certo punto mi sono reso conto che questo gruppo poteva essere una forza, e allora piano piano siamo partiti con alcune iniziative commerciali. Penso, per esempio, ad accordi con alcuni fornitori per avere migliori condizioni di acquisto; o a iniziative culturali, progettando i corsi ECM (Educazione Continua in Medicina) che sono obbligatori. O ancora, a iniziative di tipo benefico, come quando abbiamo portato una struttura odontoiatrica in Albania ai tempi della crisi del Kosovo. Alcuni di noi sono andati con Overland for smile a curare i bambini, letteralmente dimenticati, degli orfanotrofi rumeni. Senza contare che, quando c’è stato il terremoto a L’Aquila nel 2009, con l’aiuto di un nostro fornitore ci siamo installati nel campo di rugby della città e abbiamo operato quasi 4.000 interventi.

Mi risulta che anche ad Alessandria facciate qualcosa di simile…
Sì, a un certo punto ci è venuta in mente l’idea di fare un gruppo di odontoaiuto, sia con i dentisti di Beldent, sia con altri colleghi che hanno dato generosamente la loro disponibilità. L’idea è molto semplice: mettere a disposizione gratuitamente alcune terapie odontoiatriche a favore di chi non se le può permettere. Il Comune ci fornisce l’elenco degli aventi diritto, e noi li curiamo.

Visto che lo ha appena citato lei, parliamo di Beldent.
Dico subito che il nostro non è un gruppo per così dire “formalizzato”… sono un po’ allergico alla burocrazia! Si entra e si esce dal gruppo come si vuole, insomma. Chi ci sta partecipa innanzitutto al nostro percorso professionale, che presenta diverse peculiarità. Non siamo uniti solo per motivi benefici o di semplice profitto, insomma…

In che cosa consiste questo vostro percorso professionale?
Il percorso di Beldent prevede la condivisione della filosofia del gruppo, e in qualche misura una collaborazione con il sottoscritto. Negli anni, infatti, ho accumulato molta esperienza sull’implantologia, vero punto di partenza su cui poi si sviluppano le altre tecniche. Questa condivisione porta anche a essere presenti a diversi eventi, nei quali divulghiamo il nostro metodo di lavoro e di ricerca. Da ultimo, partecipiamo insieme alle spese di gestione e di comunicazione. Aggiungo: lavorare insieme è conveniente e intelligente, perché mettendo in comune particolari apparecchiature, che magari il singolo studio non possiede, rendiamo un eccellente servizio al paziente, sia in termini di costi che, mi preme sottolinearlo, di qualità della prestazione.

Che cosa può offrire allora il gruppo Beldent?
Il nostro gruppo è titolare di alcuni brevetti in odontoiatria. Oltre a questi brevetti, organizzando al meglio le competenze di ognuno, abbiamo sviluppato una metodica nuova, che ci interessa far conoscere il più possibile: l’abbiamo chiamata OdontoBioMedIng: ossia quello che biologia, medicina e ingegneria, opportunamente combinate, possono fare per l’odontoiatria. E’ questa la novità: aver organizzato in maniera efficiente ed efficace queste tre scienze, realizzando un processo, o protocollo, che ci consente di affrontare il problema del singolo paziente in maniera completa.

Un esempio?
Grazie a OdontoBioMedIng possiamo scongiurare, e in certi casi anticipare, il rigetto di un impianto, proprio perché il nostro protocollo è in grado di evidenziare eventuali criticità di cui normalmente ci si accorge solo dopo l’intervento.

E i vostri brevetti?
I nostri brevetti sono un plus all’interno dell’OdontoBioMedIng, e ci consentono di offrire tecnologie all’avanguardia nel settore. Penso, per esempio, all’uso delle piastrine per la guarigione dei tessuti. E’ una metodologia che ci vede protagonisti da circa quindici anni, e l’aspetto interessante è che, nel tempo, è passata dall’odontoiatria all’oculistica, all’ortopedia, alla cardiochirurgia… anche grazie all’ospedale di Alessandria, che è stato pioniere in queste cose.

Vi rivolgete solo ai privati?
Stiamo lavorando per far conoscere il gruppo Beldent anche alle aziende e alle associazioni, di qualunque tipo. Ci interessa in questo momento promuovere il più possibile le nostre metodologie, offrendo anche un vantaggio di tipo economico. La nostra proposta è quella di una convenzione che propone una metodica di altissimo livello, accompagnata da uno sconto del 15% sul listino delle prestazioni odontoiatriche.

E i prezzi?
Noi non crediamo nel low cost, francamente, ma crediamo in una odontoiatria sostenibile. In questo senso, chiunque si rivolga a uno dei nostri colleghi, in Piemonte, Liguria o Lombardia, sa di avere a che fare con un professionista che può affrontare il problema del paziente in maniera globale e approfondita. E al giusto costo, oltretutto. E’ questa la forza di un team che continua a crescere… perché da soli, lo ripeto, non si va veramente più da nessuna parte!