Ottria: “Sulle cave subito una nuova normativa regionale”

Ottria 5In merito alle ultime notizie giornalistiche riguardo i sequestri di 6 aziende, tra cave e impianti di recupero rifiuti, gli arresti di 3 persone e la sospensione dell’attività per 11 imprese operanti nei settori del movimento terra, gestione cave, centri di recupero e trattamento rifiuti, bonifiche ambientali e forniture di materiale inerte ed edile ritengo che si debba prendere una posizione chiara.

Ancora una volta dobbiamo ringraziare il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine che, a partire dal 2011 all’interno delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno lavorato intensamente per scoperchiare questo assurdo traffico illecito di rifiuti.

Ciò che ritengo inaccettabile è che troppo spesso ormai in Italia quando si parla di amministrazione di una cava essa diventa il lasciapassare di gestioni opache e al limite del malaffare.

Deve essere chiaro che quando si parla della salute dei cittadini non siTerzo Valico scavi deve tentennare: a fronte di una richiesta di maggiori controlli e garanzie nell’utilizzo delle cave, è ora di mettere in chiaro che la politica agisca secondo il principio di precauzione. Meglio una presunta occasione economica persa che un danno in termini di salute e di soldi per un’intera area.

Per quanto mi riguarda, sollecito un intervento in Regione in modo da rivedere la normativa vigente sull’utilizzo delle cave; da qualche mese stiamo discutendo di una proposta di legge che dovrà il più presto essere portata in Commissione e poi in Consiglio regionale: è giunto il momento di abbreviare i tempi.

Walter Ottria
consigliere regionale PD