A pochi mesi dalla riforma comunitaria sull’agricoltura ed il passaggio dai diritti di reimpianto dei vigneti alle autorizzazioni, ci sono ancora molti dubbi irrisolti per le aziende agricole piemontesi.
I diritti di reimpianto scadranno a fine 2015 e potranno essere trasformati in “autorizzazioni” entro il 2020, non si potranno più vendere o cedere come accadeva prima con i diritti posseduti in portafoglio. Quindi a pochi mesi dal passaggio il governo nazionale deve ancora chiarire se vendendo un’azienda vitivinicola chi compra avrà o meno anche le autorizzazioni.
Per fare un esempio è come se decidessimo di rilevare una tabaccheria ma senza la sicurezza di avere l’autorizzazione alla vendita di sigarette. Infatti secondo il regolamento comunitario n.1308/2013 dell’OCM (Organizzazione Mercato Comunitario) le autorizzazioni non sono trasferibili né cedibili ad altre aziende, ma sono utilizzabili solo dallo stesso titolare. Inoltre dal 2016 per impiantare un vigneto occorrerà essere in possesso dell’autorizzazione che verrà assegnata con graduatorie e criteri determinati a livello nazionale.
Abbiamo chiesto spiegazioni alla Giunta in Commissione Agricoltura, tuttavia rimangono ancora quesiti importanti da chiarire con il Ministero. Per questo chiediamo che l’assessore Ferrero si adoperi fin da subito per fare chiarezza: l’agricoltura non può sempre attendere i tempi della burocrazia.
Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte