35 condomini già ‘allacciati’ (da alcuni mesi), e un progetto che, a regime, dovrebbe raggiungerne oltre 90, per un investimento complessivo (“tutti soldi di privati, con benefici effetti per l’economia alessandrina”) di circa 10 milioni di euro.
All’inaugurazione ufficiale della centrale e della rete di teleriscaldamento a servizio del quartiere Cristo, ieri mattina in via Gandolfi, c’era un’ampia rappresentanza del mondo politico locale: il sindaco di Alessandria Rita Rossa accompagnata dal presidente del consiglio comunale Enrico Mazzoni ( entrambi finalmente con degna auto d’ordinanza, e non più col pandino ‘del dissesto’), gli assessori Lombardi (rigorosamente in scooter), Ferralasco e Gotta, e in ordine sparso diversi consiglieri comunali (Coloris, Annaratone, il tenace oppositore Locci).
Ma anche i vertici di Amag (che nel progetto è fornitore di gas, tramite Alegas), il presidente dell’ATC del Piemonte Sud Marco Balossino (intervistato di recente da CorriereAl), e naturalmente i padroni di casa Paolo Golzio e Pier Paolo Carini, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Alessandria Calore, la società nata dalla joint-venture tra Cie (Gruppo Gavio) ed Egea, che ha progettato e realizzato l’iniziativa.
E’ toccato a loro, e al sindaco Rossa, tracciare un consuntivo delle prestazioni della centrale, e del primo lotto di rete, operativi già dall’ottobre del 2014, e illustrare le prossime tappe del progetto.
Nello specifico, l’amministratore delegato di Egea, Pier Paolo Carini (con cui CorriereAl ha pubblicato di recente intervista esclusiva sui progetti alessandrini, tutta da rileggere) ha colto l’occasione per ribadire come quello del Cristo sia il sedicesimo impianto di teleriscaldamento realizzato da Egea in tutto il Piemonte (con uno sconfinamento appena fuori regione, a Cairo Montenotte), con la non celata ambizione di arrivare, partecipando ad apposito bando di gara, alla realizzazione di una centrale ed infrastruttura, dalle dimensioni più ampie, in grado di servire buona parte della città. Progetto di cui nei palazzi della politica locale si discute da tempo, con posizioni anche assai contrapposte.
Intanto però l’ingegner Carini non ha dubbi: “il teleriscaldamento è una strada innovativa, agevolata da politiche di incentivi a livello europeo e nazionale, e che consente al contempo di inquinare molto meno, e di fornire calore alle famiglie a costi più bassi rispetto agli standard di mercato”.
Al Cristo, in particolare, “sono stati ad oggi investiti circa 6 milioni di euro, e saranno 10 entro il 2016, al completamento di centrale e rete. Abbiamo collegato ad oggi circa 35 condomini (di cui 18 di edilizia pubblica, ndr), ma a regime dovrebbero essere più di 90, con un risparmio in bolletta per i clienti finali di cifre fra il 5 e il 15% rispetto alle attuali bollette gas. Ma anche un significativo miglioramento della qualità dell’aria del quartiere”.
Di seguito, alcune note tecniche sul teleriscaldamento, e sul progetto realizzato al Cristo da Alessandria Calore
Cos’è il teleriscaldamento
In generale, il funzionamento di un impianto di teleriscaldamento prevede la produzione di acqua calda a 85-90 gradi in uscita dalla centrale termica e la distribuzione della stessa attraverso una rete, composta di una dorsale principale, ed una serie di diramazioni che raggiungono i diversi edifici allacciati. All’interno di ciascun immobile viene installata una “sottostazione di scambio termico” che trasferisce il calore dell’acqua proveniente dalla centrale a quella del circuito secondario dell’edificio, per intenderci quella circolante nei radiatori dei singoli appartamenti.
Un sistema siffatto consente di spegnere e sostituire le caldaie condominiali tradizionali con evidenti positive ricadute in termini di riduzione dell’inquinamento ambientale, di eliminazione dei costi di gestione e manutenzione della centrale termica e di miglioramento della sicurezza. Il carattere privatistico dell’iniziativa, senza obbligo alcuno di allacciamento, ancorché sia le normative nazionali che quelle internazionali lo incoraggino, fa sì che la fornitura di calore all’ utenza avvenga comunque con una riduzione di costo rispetto a quello storico sostenuto dal condominio.
In concreto: scompaiono le caldaie condominiali e tutte le infrastrutture connesse; sono eliminati i rischi di esplosione e intossicazione da fumi; si azzerano i costi relativi alla manutenzione, riparazione, sostituzione, che si convertono automaticamente in risparmio. Le famiglie hanno a disposizione il calore e lo pagano a consumo effettuato e a una tariffa inferiore a quella del calore prodotto tramite una caldaia individuale.
I dati del progetto del quartiere Cristo di Alessandria
Il teleriscaldamento del quartiere Cristo è l’estensione del progetto denominato “Concerto Al Piano” che prevedeva una piccola rete di teleriscaldamento principalmente per alcuni edifici dell’ “Agenzia Territoriale della Casa” situati in quella zona e di altre nuove costruzioni.
Il progetto complessivo, per un investimento di circa 10 milioni di euro, prevede: una centrale di cogenerazione con una potenza elettrica di 2.7 MW e una potenza termica di 23 MW; una rete che si estenderà per circa 10 chilometri e l’allacciamento di oltre cento utenze (edifici sia ad uso residenziale, sia ad uso commerciale, sia adibiti ad attività varie, come scuole e uffici). Ad oggi è stato realizzato oltre il 50 per cento delle opere: costruita e avviata la centrale, sono stati posati 4,5 chilometri di rete e allacciate un terzo delle utenze previste. All’uscita dalla centrale, passando da via Gandolfi, via Vassallo e Via Bensi, si è raggiunta anche la maggior parte degli edifici di via Cocito e “Alessandria Calore” è pronta a teleriscaldare anche le due scuole del quartiere: la Scuola Straneo e la Scuola Morbelli. I lavori saranno ultimati entro i prossimi due anni.
Tutti gli apparati tecnologici sono gestiti in maniera automatica da un software di supervisione e telecontrollo. La centrale è in grado di funzionare autonomamente, gestibile anche da remoto. I tecnici specialisti possono verificare istantaneamente ogni apparato del sistema e nell’eventuale caso di anomalie, intervenire tempestivamente.
La società “Alessandria Calore”
“Alessandria Calore” è una società di scopo costituita per la realizzazione del teleriscaldamento del quartiere Cristo di Alessandria. Si tratta di una società partecipata pariteticamente da ”Cie” e da “Egea Produzioni e Teleriscaldamento”.
“Cie”, acronimo di “Compagnia italiana energia”, nasce nel 1995 per cogliere le opportunità derivanti dalla liberalizzazione del mercato energetico e, poiché è controllata dal Gruppo Gavio, in particolare persegue le iniziative di convergenza tra il settore energetico ed il settore delle infrastrutture per il territorio. In questa prospettiva si inserisce il focus sui servizi di teleriscaldamento urbano. Inoltre “Cie” opera nel settore della vendita di energia elettrica, gas e servizi di efficienza energetica mediante la controllata “Energrid”. I servizi di efficienza energetica abbinati al teleriscaldamento rappresentano la sfida futura per rendere le aree urbane sempre più vivibili dal punto di vista ambientale.
“Egea PT” è una realtà che fa capo al Gruppo Egea, multiutility misto pubblico privata partecipata da 120 Comuni del Sud Piemonte e oltre 50 tra le più significative realtà industriali e bancarie regionali. Operativa in tutt’Italia, Egea è fortemente radicata nelle aree di “provincia” del Nord-Ovest, zona in cui ha maturato una specifica esperienza nell’erogazione di servizi pubblici legati ai settori dell’ambiente e dell’energia. L’elemento distintivo di Egea risiede sicuramente nella volontà del Gruppo di creare sinergie e interazioni con le realtà locali in cui opera, che si traduce nella capacità di erogare servizi “tagliati su misura” delle peculiarità e specificità territoriali. Anche in questo risiede il “segreto” del successo di un Gruppo che nell’ultimo decennio ha visto pressoché decuplicare il proprio fatturato portandolo oggi a sfiorare complessivamente il miliardo di euro. In particolare la realizzazione e la gestione di impianti e reti di teleriscaldamento è diventato progressivamente il core-business di Egea, forte delle sue numerose e significative realizzazioni tra Basso Piemonte e Liguria, concentrate in realtà urbane di medie dimensioni, settore in cui il Gruppo è leader a livello nazionale.