Sicurezza: interventi spot non bastano, serve programmazione e continuità

Ci sono alcune zone della città nelle quali è risaputo che da tempo ci sono situazioni di degrado e mancanza di sicurezza per i cittadini.

Ad esempio il parcheggio dell’ospedale dove quasi ogni notte avvengono furti con danneggiamenti alle auto e di giorno a causa dei parcheggiatori abusivi i cittadini sono quasi costretti a pagare una tangente per parcheggiare l’auto in un posto pubblico gratuito. Costretti perchè in caso di rifiuto c’è sempre il timore di una reazione immediata oppure di trovare una sorpresa poco piacevole quando si torna a prendere l’auto. Oppure nei giardini pubblici dove oltre al degrado dell’ex bar Piccadilly e della ex pista di pattinaggio (e con il teatro chiuso da anni) imperversano personaggi poco raccomandabili, ubriachi, sbandati, pusher, drogati con la conseguenza che nel tempo è diventata una zona infrequentabile  per persone in particolare famiglie e bambini. Ultimamente c’è stato anche un episodio inquietante ma prevedibile, vista la situazione che si è creata.

Un cittadino è stato aggredito da diverse persone e ha evitato il peggio solo grazie al suo cane che ringhiando ha spaventato una parte dei suoi aggressori.

Dalla cronaca locale si apprende che le forze di polizia e i vigili urbani con un ingente dispiego di agenti, hanno compiuto un raid nella zona e in altre parti della città, “con misure di controllo straordinarie prevalentemente a scopo preventivo”, finalizzate a stroncare sul nascere atteggiamenti violenti che turbano la tranquillità dei cittadini e che in seguito saranno resi noti gli esiti di questa operazione.

A questo punto, fermo restando l’utilità dell’intervento sorge però una domanda: “perchè si deve sempre intervenire solo dopo che succedono fatti gravi quando è notorio che certe zone costituiscono un pericolo per i cittadini?”. Non si ritiene che se non viene programmato un presidio costante e continuo del territorio, questi interventi spot (anche se ampiamente necessari) servano solo a tamponare la situazione? magari spostando il problema in altre zone della città, salvo poi riproporlo in seguito anche in quest’ultime?

Occorre pertanto istituire anche un presidio fisso, l’importanza dell’area e i continui accadimenti, più o meno gravi (ultimo in ordine di tempo l’accoltellamento di due marocchini) lo richiedono.

Se non si prende in seria considerazione la questione è inevitabile che in una prospettiva futura, il degrado, l‘insicurezza e il rischio per i cittadini in Alessandria continueranno a crescere.

Pier Carlo Lava – Alessandria