Presentatore, speaker radiofonico, Dj specializzato in musica revival Anni 70 e 80 (con i mitici vinili!), il tutto condito da una “spruzzatina” di disco commerciale. Luciano Tirelli è tutto questo, ma anche altro. Un battutista formidabile, una macchinetta di parole in libertà, alcune argute, altre normali, altre ancora da dimenticare… Uno che ti chiama anche se non ha niente da dirti, solo per il gusto di trovare dall’altra parte un altro come lui (come me) che apprezza i suoi pirotecnici calembour.
Insomma, Luciano è proprio un tipo simpatico, sempre pronto a prendersi in giro, a mettersi in discussione, a non dare nulla per scontato. Lo incontro per una amabile chiacchierata davanti a un signor aperitivo, in un bar del centro. Dopo le 5 domande, stranamente il popolo del web vuole saperne di più sul nostro beneamato Dj. E, soprattutto, sulle sue conquiste sentimentali alla consolle…
Luciano, oggi è San Valentino, la festa degli innamorati. Dimmi la verità, quanti cuori hai infranto nelle tue serate?
Non so se è la risposta che vuoi, ma devo sfatare un mito: per me il lavoro di Dj è una cosa seria. Io sono il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarmene dai locali, non ho certamente tempo per stare dietro alle gonnelle. Sono gli altri che si divertono! Per me è un mestiere, io l’ho sempre vissuto così.
Ho capito, sei l’eccezione che conferma la regola… quindi nessuna conquista sul lavoro?
Diciamo che, pensandoci bene, la primissima fidanzatina “ufficiale” l’ho conosciuta proprio in discoteca. E non è stata nemmeno l’unica… Mamma mia, ne è passato di tempo!
Quanto?
Eh, è stato più di trent’anni fa, sicuramente. Ma vedi, per un Dj avere la fidanzata nel locale in cui lavora può essere una cosa imbarazzante, ecco…
Un po’ come andare in Brasile con la moglie, diciamo…
(Ride) Sì, ma non solo per quello… diciamo che se arriva una ragazza e ti chiede una canzone, magari la fidanzata viene lì e ti dice “Oh, che c… voleva quella”? Uno stress, insomma, e non si lavora più serenamente. Meglio cercarsele fuori, le ragazze!
Provo a farti una domanda seria: quanto è importante per un Dj la voce, e quanto la competenza musicale?
Alla radio la voce, la “parlantina”, è certamente fondamentale. Nelle serate no, perché la gente vuole ballare e ascoltare la musica, mica me! Devo dire che, in generale, rispetto a quando ho iniziato io i locali sono cambiati moltissimo. Oggi chiunque si può improvvisare Dj, con un computer e una chiavetta. Io lavoro con il vinile, anche perché il mio repertorio me lo impone. Come faccio a fare gli Anni 70 e 80 con l’iPad?
Torniamo al tema portante di questa chiacchierata, gli amori dei Dj e San Valentino…
Mi spiace, ma devo distruggere il mito del Dj “merolone”… credetemi, vi prego! E buon San Valentino a tutti.