Ottria (Pd): “Riordino rete ospedaliera: auspico che Acqui e Tortona ritirino il ricorso al Tar”

Ottria 5Non ha dubbi, il consigliere regionale del Pd Walter Ottria: data la situazione esistente, la giunta Chiamparino ha fatto tutto il possibile per venire incontro alle esigenze dei territori dell’alessandrino, e l’auspicio è che i sindaci dell’acquese e tortonese possano decidere di ritirare il ricorso al Tar, presentato nei giorni scorsi.

“La Giunta regionale nel pomeriggio di venerdì scorso – spiega Ottria – ha integrato la precedente delibera, a 1/600 del 19 novembre scorso, relativa all’adeguamento della rete ospedaliera. Il testo ha apportato sostanziali modifiche per quanto riguarda la nostra Provincia, modifiche che a mio avviso rappresentano un significativo passo in avanti rispetto al testo originale”.

“Sono contento – continua il consigliere del Partito Democratico – che tutto ciò sia stato sottolineato anche da molti Sindaci dei territori del tortonese e dell’acquese nonostante la scelta sia poi ricaduta sul procedere con il ricorso al Tar. Il nuovo riordino della rete ospedaliera recepisce però quasi tutte le istanze che abbiamo sottoposto alla Giunta. A questo proposito è importante sottolineare che in questa fase ho trovato una grande disponibilità del direttore Moirano e dell’assessore Saitta che, anche mentre erano a Roma, hanno dialogato con me per integrare il testo al fine di renderlo più vicino ed adeguato alle esigenze del nostro territorio; lo sottolineo perché tale sensibilità le Giunte precedenti di altri colori, in passato non l’hanno dimostrata”.

“A partire dall’incontro che i Sindaci hanno avuto durante la pausa dei lavori in ConsiglioOspedale corsia regionale il 2 dicembre scorso, il canale con Saitta e Chiamparino non si è mai interrotto, fino ad arrivare al nuovo testo che, pur non cambiando la classificazione degli ospedali in questione, garantisce quei servizi essenziali che, anche se non espressamente previsti nelle strutture di Dea di I livello, sono i presupposti indispensabili per fornire al nostro territorio e ai suoi cittadini un servizio sanitario qualitativamente adeguato. Sto parlando, per quanto riguarda Acqui, della possibilità di avere una struttura semplice di cardiologia collegata al reparto complesso di Alessandria e di mantenere alcuni posti letto di rianimazione”.

Di seguito il testo della delibera:
“g: relativamente al processo di riconversione negli Ospedali sede di Pronto Soccorso di Base delle cardiologie non previste dalla Dgr 1600/2014 come strutture complesse si prevede la loro riconfigurazione in strutture semplici e il mantenimento dei servizi correlati in relazione al fabbisogno del territorio e in coerenza con gli ospedali sede del DEA di riferimento. Per quanto concerne le attività cliniche, con particolare riferimento all’attività di supporto alle chirurgie, verrà garantito il supporto anestesiologicorianimatorio anche attraverso il mantenimento di letti di terapia intensiva e/o di subintensiva coerenti con il bisogno generato dall’attività assegnata al presidio”.

“Ho vissuto personalmente – continua Ottria – sia giovedì che venerdì l’evoluzione del testo, contribuendo direttamente al miglioramento della prima bozza del testo relativamente alla nostra Provincia, diventata poi definitiva nella delibera e ho partecipato alle lunghe riunioni acquesi negli stessi giorni, confrontandomi prima con il tavolo tecnico e poi con i Sindaci; nella serata di venerdì, in modo democratico e legittimo, i Sindaci hanno deciso di confermare il ricorso al Tar lasciando però una porta aperta ad un prossimo confronto con la Regione. Sarà difficile ora provare a portare a casa di più, sia per un problema di tipo economico-finanziario (i problemi della Regione sono tanti a causa delle scelte politiche della precedente amministrazione), sia per lo strappo che il confermato ricorso al Tar potrebbe creare. Da questo punto di vista le parole di Chiamparino sono chiare. Ho sempre sostenuto che in questo tipo di decisioni si deve lavorare in modo politico e non demandare decisioni strategiche alla Magistratura; anche perchè il Tar potrà annullare la delibera ma nulla vieterà di farne un’altra uguale. L’auspicio è che con le direttive aziendali tutto possa rientrare e il ricorso al Tar possa essere ritirato“.