Il setaccio della memoria [Il Flessibile]

caruso_copertinadi Dario Caruso.

La strada è lunga quando la intraprendi. Cammin facendo lentamente si ridimensiona e d’un tratto la meta appare lì, a un tiro di schioppo.
Poi arrivi ma appena arrivato è già il momento di ripartire per l’ennesima tappa e la strada ritorna ad essere lunga e difficile.

Testa e festa
I progetti, nuovi e vecchi, ritornano a balenare in testa e le festività servono a fare mente locale ed approfondire.
Si setacciano le cose fatte.
Le trame fitte rilasciano i granelli inconsistenti e trattengono ciò che merita di essere trattenuto.

memoria_flexCapienza e sapienza
La memoria, il dono più grande che l’Onnipotente (o chi per Lui) ci ha donato. Non ci sono hard disk che possano sostituire la memoria umana.
Non per capienza ma per sapienza.
Esiste la stessa differenza che passa tra l’mp3 e il vinile.
Entrambi indispensabili ma mentre il primo ti fa ascoltare la musica in maniera fredda e distante il secondo ti fa entrare dentro la musica.
È come volere una donna o averla, passare davanti alla vetrina di un grande pasticcere o affondare la lingua in uno chantilly, fumare una sigaretta elettronica oppure una camel senza filtro e via discorrendo.

Anno e hanno
La mia memoria è un setaccio le cui maglie si allargano di anno in anno.
Contro ogni legge fisica però mentre le maglie si allargano restano imbrigliate sempre più cose.
Mai come quest’anno il mio setaccio è ricolmo. Ogni anno che passa è sempre più ricco poiché riesco a dare il valore alle cose e alle persone che mi sono passate accanto.

Scrivere e leggere
Quella poesia delle piccole cose che a quindici anni fa sembrare i crepuscolari degli emeriti imbecilli, ogni anno acquista il senso di un elemento indispensabile.
Restano quindi due conclusioni possibili: o i crepuscolari erano geniali oppure anche io sono imbecille.
Propendo per la prima ipotesi mentre scrivo, per la seconda mentre rileggo.

Tempo e tempo
In ogni caso è bello fare i conti col tempo che passa, il coccodrillo che ha ingoiato la sveglia non la digerisce ed è costretto ad ascoltarne il ticchettio finché la favola non finirà.
È un monito per cui ogni cosa ha un inizio ed una fine.

Fatto e da fare
La strada è lunga quando la intraprendi.
Bello sapere che un nuovo anno ci attende.
Non è bisestile e ciò appare un buon segno.
Per chi ci crede o no.
Buon 2015!