Ascom e Confesercenti: “Caro sindaco ad Alessandria servono toni bassi, e progetti seri. Dove sono?”

Comune Alessandria seraIn riferimento all’articolo apparso sui media locali venerdì 19 dicembre, nel quale il sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa, ancora una volta, avrebbe polemizzato con le Presidenze delle Associazioni di categoria, criticando una permanenza trentennale dei rispettivi vertici, le giunte delle Associazione Ascom e Confesercenti intendono precisare quanto segue: “I Presidenti delle associazioni di categoria vengono eletti dall’Assemblea dei propri associati e non dalla classe politica. Solo questi organismi composti dai delegati degli imprenditori del commercio, dopo lunghi ed articolati confronti, votano colui che li deve rappresentare, a differenza di un sindaco che è eletto da tutti i cittadini ed a tutti i cittadini, fino a prova contraria, deve rispondere.
Compito dei vertici associativi è quello di tutelare gli interessi legittimi di una categoria, motivo per cui le scelte e le prese di posizione di un Presidente sono concordate con un’intera struttura rappresentativa e condivise dalla Giunta associativa. Esse, quindi, non sono mai l’esternazione di un singolo individuo, come ormai ci appare la pratica di certa politica contemporanea.
Ci corre, inoltre, l’obbligo di precisare che i Presidenti delle associazioni di categoria non percepiscono emolumenti pubblici, né per la gestione delle proprie strutture, né come rimborsi personali.
Resta noto a tutti, invece, che gli organi politici e i dipendenti pubblici percepiscano emolumenti e stipendi pagati dai cittadini, compresi i commercianti, mentre le associazioni si sostengono esclusivamente con i denari dei propri associati.
I toni della rottamazione delle istituzioni e delle persone non sono un tema che ci appassiona. Inoltre facciamo fatica ad accogliere insegnamenti da chi, con i fatti, ritiene che le buone pratiche del funzionamento della cosa pubblica, patrimonio di tutti, non possano essere oggetto di giudizi e critiche.
Pertanto, ora più che mai, è opportuno abbassare i toni e con, molta umiltà, individuare insieme pochi progetti seri per programmare quegli interventi strutturali che questa città aspetta da tempo”.