Sarti (Lega Nord): “Ad Alessandria un piano per la mobilità semplicemente non esiste: e la città è sempre più insicura”

Sarti Roberto nuovadi Pier Carlo Lava

 

Roberto Sarti si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1981 all’Università di Pavia. Esercita la professione di medico di medicina generale in Alessandria.
Iscritto alla Lega Nord dal 2000, è consigliere comunale dal 2007, e dal 2010 ad oggi è capogruppo del movimento Lega Nord a Palazzo Rosso.

 

Dottor Sarti, per quali motivi la coalizione di centro destra perse le ultime elezioni amministrative, nel 2012?
La causa della sconfitta della coalizione di centro destra alle elezioni amministrative del 2012 va ricercata a mio avviso nella spaccatura avvenuta nella coalizione,dopo la fuoriuscita della Lega dalla compagine di governo, e nella frammentazione delle liste: 16 candidati a sindaco! Questo credo debba servire come insegnamento per la prossima tornata elettorale.
Il bilancio di previsione 2014 in pareggio del Comune è stato approvato: cosa neComune di Alessandria 3 pensa?
Il bilancio di previsione 2012 presenta secondo noi delle imperfezioni e dei punti oscuri che abbiamo evidenziato in aula. Ma a quanto pare il Ministero è sempre molto benevolo con questa amministrazione.

Si parla da tempo di attuare un piano della mobilità con zona ZTS: è favorevole?
Molte sigle: Ztl, Zts, ma al momento un vero piano della mobilità urbana non è stato definito, escludendo ovviamente i cavalli di Frisia posizionati davanti al palazzo comunale che stanno determinando code infinite e aumento indubbio della concentrazione delle polveri sottili in quella zona. Un vero piano della mobilità non può prescindere da una concertazione seria e costruttiva con i cittadini e con le associazioni del commercio, e non deve riguardare unicamente il centro storico ma per esempio dovrebbe interessare in qualche maniera gli Spalti al di avveniristici progetti di navette elettriche per il trasporto delle merci. Progetti che l’amministrazione sa benissimo saranno irrealizzabili, almeno in tempi brevi.

Amag, Amiu e Aral: qual è la sua opinione sul progetto della Multiutility?
La Multiutility come concetto rappresenta una realtà che già in altre aree di questo Paese è stata realizzata. Per quanto riguarda la nostra città noi abbiamo sempre avuto forti perplessità dal momento che non esiste se non sulla carta un piano industriale, quindi non abbiamo dei dati sulla percentuale di rischio che l’operazione comporta. Per poter portare avanti l’operazione si è dovuta costituire Amag Ambiente, e ricordo a tal proposito che il Consorzio ha approvato l’acquisizione del 10% di Amag ambiente con 14 voti a favore, 7 astenuti e 6 contrari. Non certo una unanimità di pareri. Non ultimo c’è il problema occupazionale e quello dei creditori che rischiano di restare a bocca asciutta.

Polizia municipaleI fatti di microcriminalità, furti e aggressioni sono in aumento anche in Alessandria e la Polizia Municipale non presidia più il territorio come nel periodo della Giunta Calvo.  Lei cosa farebbe?
Che i fenomeni di criminalità siano in aumento nella nostra città credo sia un fatto acclarato. Quello che preoccupa è che l’entità dei fenomeni ha raggiunto livelli mai visti in Alessandria. Esiste indubbiamente un problema dovuto all’immigrazione clandestina perché se è vero che non tutti gli immigrati sono delinquenti e fuori di dubbio che la maggior parte dei reati sono compiuti da immigrati. Controllo del territorio (un grazie al nuovo Questore di Alessandria che sta lavorando egregiamente pur con mezzi ridotti) attraverso un vero coordinamento delle forze di polizia, una riorganizzazione del corpo di Polizia Municipale, ordinanze sindacali che vanno nella direzione della sicurezza dei cittadini. Questi alcuni punti per affrontare il problema. Ma per favore smettiamola di parlare di insicurezza
“percepita”: i cittadini provano sulla loro pelle l’insicurezza reale!

La manutenzione del verde è decisamente migliorabile, e la pulizia delle strade insufficiente, in particolare niei viali e nei pressi dei cassonetti dei quartieri periferici: che cosa si può fare per cambiare la situazione?
La città ormai è diventata una discarica a cielo aperto, dove di certo la mancanza di senso civico gioca una parte importante. Non dimentichiamo però che ai cittadini viene fatta pagare la TARIFFA e la TASI. A fronte di servizi inesistenti. Un ripristino del gruppo degli ispettori ambientali credo possa rappresentare un iniziale punto di partenza.

Si sono tenute diverse Commissioni per istituire nuovamente i Consigli diPartecipazione quartiere, ma al momento non se ne sa più nulla: qual è la sua opinione in merito?
La partecipazione dei cittadini alle decisioni delle amministrazioni è senza dubbio un elemento essenziale, purché queste strutture decentrate funzionino veramente e non siano ridotte, con tutto il rispetto ad assemblee condominiali.
Mare Nostrum è terminato, ora c’è Frontex, cosa cambia per quanto riguarda i flussi migratori?
Credo sia sotto gli occhi di tutti il fallimento dell’operazione Mare Nostrum: più di 3.000 morti nel Mediterraneo, 150.000 immigrati sbarcati sulle nostre coste grazie al servizio taxi offerto dalla marina militare, 110 milioni di euro il costo dell’operazione. Oggi si parla di Frontex ,operazione dalla quale per esempio la Gran Bretagna si è già tirata indietro. Dal momento che nessuno di noi ha l’anello al naso è indubbio che nulla è cambiato, e che migliaia di clandestini, come è successo anche negli ultimi giorni,continueranno a giungere da noi. Unica soluzione: sospenderete le operazioni di trasporto clandestini e riaprire quei trattati bilaterali con gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo per bloccare il fenomeno che sta assumendo ormai le caratteristiche di una vera e propria invasione.

Salvini 2La Lega Nord attualmente è in crescita di consensi, e Matteo Salvini ha annunciato un nuovo progetto politico da Roma in giù che ambisce a prendersi il centro destra. Come vede la situazione?
E’ indubbio il fatto che la Lega Nord, grazie al suo segretario federale ma anche a tutti i suoi militanti e sostenitori, sia in forte crescita al di là di facili accuse di razzismo, fascismo, intolleranza lanciate da partiti che non si rendono conto di avere una bomba sociale innescata fra la mano che sta scoppiando. Pur rimanendo convintamente federalista, credo che le istanze e le emergenze del Paese, crisi occupazionale, aumento della povertà, immigrazione selvaggia, insicurezza dilagante, appartengano a tutte le regioni italiane. Questo è il motivo del successo della Lega anche in luoghi che fino ad oggi non avevano neppure visto e considerato il nostro movimento.