Gli ani bui della preistoria… [Ars Eloquendi Goliardiae]

1970--pontifexdi Antonio Silvani.

Il giornale umoristico “Can Can” del 12 novembre 1922 immortala tale Gamondi (noto come Baciccia) ventiquattrenne e futuro ingegnere come Presidente dell’AGA.

Lo stesso giornale, meno di un mese dopo, descrivendo il Gamondi come “nubile e di illibati costumi“, ne comunica il matrimonio con una signorina inglese milionaria.

Un altro numero di “Can Can” di vari mesi dopo riporta:

Al bar Roma di Gardella, in piazza V. Emanuele, un certo Baciccia chiedeva l’elemosina a favore di un povero cieco. Alla richiesta di dove fosse l’invalido la sua risposta è stata: fuori, sulla porta, a vedere se arrivano i poliziotti!

1)-le-testateSempre in quel periodo fa notizia un invito per un veglione in cui Goliardi viene scritto con una G in più, cioè Gogliardi! Errore che si ripeterà anche più avanti, nel 1925 ed oltre, da parte di altri universitari, con relativa incazzatura dei benpensanti che da sempre rompono i coglioni!

Una volta ci voleva poco per far incazzare la gente… ai nostri tempi molto di più ed oggi bastano coloro che ricoprono (o, meglio, coprono, nel senso copulatorio) cariche istituzionali o elettive!!

Ben poco si sa sull’attività di questa prima AGA, se non per quel poco che abbiamo descritto la settimana scorsa e la cui durata, sembra, fu di una manciata di ani e non di più.

Secondo qualcuno l’Associazione Goliardica Alessandrina smise con la scomparsa (non certamente fisica) del Gamondi (laurea o già citato matrimonio?), un’altra campana afferma che l’AGA fu soppiantata da altri gruppi (a fine 1925 e sempre su “Can Can” , si legge della creazione di una nuova Associazione Goliardica col nome di UGA, che vanta oltre 150 soci).

Forse la tesi più valida è quella che vede gli studenti di una certa idea convogliare nei GUF (Gruppi Universitari Fascisti, sorti intorno agli anni ’20), mentre i veri Goliardi, coloro secondo cui il motto “Servi tantum nostrae libertatis” era una ragione di vita (come lo è sempre stato e sempre lo sarà della nostra), vivevano privatamente (se non clandestinamente) la loro Goliardia.

2)-bar-romaPoco sopra è stato citato il bar Roma di Gardella (foto “2“) che, dopo il caffè Gagino, fu sede della Goliardia alessandrina e questo durò anche nell’immediato dopoguerra, quando, rinata la vecchia AGA, detto bar fu ribattezzato dai Goliardi “AGA Splendor“.

Nella sua sala si ballava, come testimonia la caricatura tratta dal giornale umoristico “Can Can“ (vedi doc. “1 d“) e nel suo dehors si eseguivano applauditi concertini.

Guardando la foto “2“, oltre ad incazzarci come delle iene (è giusto dire così: la iena si accoppia una volta all’anno, puzza come una… iena, esce solo di notte, si nutre esclusivamente di carogne, e si chiama iena ridens… ma che cazzo avrà da ridere?)… dicevamo, guardando la foto “2“, oltre ad incazzarci come delle iene vedendo come era bella, calma, pulita piazza Rattazzi, possiamo apprezzare (“a“) il caffè Roma col suo dehors e (“b“) il bar Chiabrera di cui parleremo ancora, vista l’importanza che il suo titolare del dopoguerra, l’indimenticabile Gigi Capra, ebbe per la Goliardia alessandrina.

La guerra poi spazza via tutto e per sentire parlare nuovamente di Goliardia bisognerà attendere la fine di quell’enorme puttanata che gli storici chiamarono seconda guerra mondiale.

3)-1941---1925-1985-Sessant'anni-di-vita-alessandrina-attraverso-le-pagine-de-Il-PIccoloSotto la foto “3“, tratta da “1925 – 1985 Sessant’anni di vita alessandrina attraverso le pagine de IL PICCOLO“ c’è un tragico commento: “Novembre 1941: ultimi sprazzi di vita goliardica prima della partenza per il fronte“… chissà chi ha avuto la fortuna di ritornare a casa indenne…

Qualcuno mi potrà obiettare (parlo, per ovvie ragioni, in prima persona) che questa sia una foto fascista e come tale indegna di essere mostrata.

Io, lo sanno tutti, sono un antifascista convinto, però, da strenuo assertore della “coincidentia oppositorum“, la penso nella stessa maniera anche per l’estremo politico opposto.

4)-da-creativefreedom-over-blog-itPoi in questa sede si fa storia della Goliardia ed io reputo questa foto un documento storico, come reputo documento storico anche la foto “4“ (tratta da “creativefreedom.over-blog.it“) e più non dico…

Una cosa è certa: facevano parte dei vari GUF personaggi come (fonte “http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_universitario_fascista“): Michelangelo Antonioni, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Aldo Moro, Alessandro Natta, Giorgio Strehler e, non ultimo (anche se tale è nei miei pensieri) Giorgio Napolitano (colui che nel 1956, lo ripeterò fino alla nausea, disse che la Russia aveva portato la pace in Ungheria…)! Tutti quanti notoriamente di estrema destra? Non penso proprio!

Torniamo a sorridere e vediamo qualche altra perla (di pirla ne vediamo già fin troppi!) tratta dai giornali umoristici Goliardici dell’epoca.

Da “Carnevale” del 1926 (doc “1 a“) citiamo qualcuna delle “Verità paradossali” pubblicate:
– Le donne devono avere una grande memoria, se sanno dimenticare con tanta facilità.
– Le donne sono capaci di tutto. Gli uomini del resto.
– La donna non si guarda allo specchio per vedersi, ma per vedere come è vista.
– Degli uomini “belli e stupidi” gli uomini dicono: “E’ bello ma stupido!”. Le donne: “E’ stupido ma bello!”
– Delle donne carine e sciocche, le donne dicono: “E’ sciocca!”; gli uomini: “E’ carina!”

Da “Tucà Brusà” del 1935 (doc “1 b“) riportiamo qualche mirata definizione scientifica del “Trattatello di botanica e zoologia“:

– La Fava: forma contratta di “la faceva”.
– Cipolla: fa piangere quelli che l’hanno nei piedi.
– Sedano: come disse il maestro entrando in classe.
– Caucciù: salute!
– Pino: vezzeggiativo di Giuseppe.
– Baobab: parola che riempie la bocca.
– Il Tasso: è il più stupido degli animali perchè ama la tassa.
– Il Coccodrillo: nato dall’unione del mandrillo (senza la man) con il cocco.
– Lo Storno: padre dello stornello.
– La Pulce: madre del pulcino.
– La Pecora: madre del pecorino e della… pecorina.
– Il Riccio: tornava allora dal parrucchiere.
– La Cornacchia: se si coniuga con la cornice dà origine alla pernacchia ed alla cornice.
– Il caimano: animale da cinque cai-dita.
– Il Pavone: Pietramarazzi, per Montecastello si cambia (per i non alessandrini: Pavone, Pietramarazzi e Montecastello sono paesi, vicini tra loro, della provincia di Alessandria).
– Il Barbagianni: forma dialettale di zio Giovanni (“barba” nel nostro dialetto significa zio).
– Il Bruco: intelligentissimo, mangia la foglia.
– Il Gambero: sensibilissimo, arrossisce per nulla.
– Il Gallo: se disturba al mattino, usate il gallifugo.

5)-gelmini-beata-ignoranzaTerminiamo con un plauso senza fine al Goliarda dei giorni nostri che ha portato agli onori degli altari (vedi doc. “5“) l’ex Ministro Maria Stella Gelmini.

Il fatto che spinse il Copulatore della Causa ad istruire il processo di beatificazione fu la dichiarazione ufficiale che la non ancora Beata (ma poco ci mancava) rilasciò in relazione di una storica scoperta del CERN e, precisamente, la frase: “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.