Niente di nuovo nel panorama delle sagre estive: per lo più si tratta di grandi abbuffate di carne in ogni dove, ma dietro tutto questo ci sono animali allevati e ammazzati senza pietà, per profitto. Per ricordare il prezzo di sangue di queste sagre sono comparsi in Alessandria e sobborghi, tra i manifesti delle sagre che inneggiano a grandi abbuffate a base di animali fatti a pezzi, anche quelli con immagine di un asinello e la scritta “LASCIALO VIVERE”, per cercare di colpire la sensibilità delle persone e magari volgere un pensiero agli animali vittime di questi eccessi.
Una delegazione di attivisti di varie associazioni locali (tra cui AgireOra, LAC, LAV e LeAL) sabato sera 16 agosto alla 39sima sagra dei salamini d’asino di Castelferro (AL), ha cercato di sensibilizzare con cartelli e volantini, gli avventori della sagra. Vedendo l’immagine di un asinello con la scritta “Pensi a chi mangi?” in tanti abbassavano lo sguardo, altri ammettevano che si tratta di una crudeltà, qualcuno bisbigliava “bravi”. Un contadino del paese ha confidato di non aver mai messo piede nella sagra paesana, perché vuole troppo bene agli animali. Quanti asinelli, maiali, e altri animali devono venire ancora caricati sui carri bestiame e condotti al macello per soddisfare il palato di gente dal “cuore di ferro”, a Castelferro come in ogni altro paese dove si compiono ogni estate queste carneficine, senza considerare nemmeno che di carne ne viene consumata già fin troppa e incuranti dell’impatto che la sua produzione ha sull’ambiente e la salute?
AgireOra, LAC, LAV, LeAL (della provincia di Alessandria)