C’è fame di cultura, nei Musei un luglio boom di presenze e incassi.
Con la cultura non si mangia dicevano non molto tempo fa alcuni politici che definire poco lungimiranti è quasi un eufemismo e conseguentemente il Governo in carica all’epoca tagliava i fondi destinati al settore con tutte le conseguenze del caso, peccato che ad esempio in Francia ci mangiano benissimo e lo hanno capito da tempo visto quanto investono in cultura, musei e beni patrimoniali e il successo che ne ricavano
Come sia stato possibile che gli esponenti politici italiani non avessero compreso che il nostro patrimonio artistico, i musei, la cultura, ecc. e conseguentemente il richiamo turistico che determinano siano l’equivalente del petrolio per il nostro paese, rimane un fatto spiegabile solo dalla mediocrità degli stessi.
Ora però sembra che finalmente le cose siano cambiate, il Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del turismo Dario Franceschini, in una recente intervista ha affermato che con le nuove regole il successo dei musei va oltre aspettative.
Certo potrebbe anche essere in parte dovuto all’estate pazza che svuota le spiagge, ma è evidente che la domenica gratis e le serate al museo funzionano.
Ovviamente in questa situazione i bagnini e le attività balneari piangono, ma gli operatori della cultura almeno questa volta sorridono, dato che anche nelle città più piccole e fuori dai circuiti classici del turismo come Mantova, Parma, Ferrara, ecc. i musei archeologici hanno fatto il boom a luglio con un + 80% di presenze.
I musei più visitati risultano essere Ostia Antica e la Pinacoteca di Brera, ma in generale per tutti i 252 musei statali italiani i dati di luglio sono in attivo, con un +10,7% di visitatori e un +10,6% di incassi e con una crescita del 7,6% degli ingressi gratuiti, oltre 150 mila dei quali solo nella prima domenica gratis prevista dal decreto Franceschini.
Gli incassi totali sono stati 12,1 milioni di euro contro gli 11,4 milioni del luglio 2013, anche i visitatori sono in aumento + 200.00, gli incassi + 700 mila euro e gli ingressi gratuiti + 100.000. Una tendenza estremamente positiva che va oltre alle più rosee aspettative e che fa finalmente capire che con la cultura e i beni del nostro patrimonio artistico, che va ricordato è il più grande del mondo, non solo si mangia ma può essere una chiave per lo sviluppo dell’Italia.
Pier Carlo Lava – Alessandria