Incontro nei giorni scorsi tra Oreste Rossi, eurodeputato Ppe-Forza Italia, e il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, vice presidente Anci, sul tema del rapporto tra UE e comuni.
“Nella programmazione generale dal 2007 al 2013 – afferma Oreste Rossi – l’Italia ha perso complessivamente qualcosa come 34 miliardi di euro, ovvero fondi europei che sarebbero potuti arrivare sul nostro territorio, ma così non è stato. Tutto questo – continua Rossi – significa progettualità importanti e investimenti che oggi più che mai servirebbero all’Italia, ma che l’Italia non riesce ad acquisire”.
“Spesso si parla di fondi europei – ribadisce il sindaco di Pavia e vice presidente Anci Alessandro Cattaneo – e, sterili polemiche a parte, in generale i Comuni italiani hanno grande difficoltà nell’individuarli e nel proporre progetti in grado di attrarli. Certamente la burocrazia amministrativa italiana negli enti locali deve fare un salto di qualità, ma allo stesso tempo devono cambiare le regole e deve essere facilitato l’approccio ai fondi europei”.
Per questo, Cattaneo e Rossi hanno deciso di intraprendere un percorso sinergico e parallelo: da una parte i Comuni, dall’altra la delegazione italiana al Parlamento europeo, soprattutto in occasione del semestre italiano di presidenza che andrà da luglio a dicembre del 2014.
“È necessario facilitare l’accesso ai fondi europei – sono le parole di Cattaneo e Rossi – e in questo senso, insieme, creando un fronte comune tra enti locali e politica europea, ci attiveremo per proporre una concreta modifica nei metodi e nei sistemi di acquisizione dei fondi stessi nella direzione di una semplificazione che agevoli i Comuni italiani. È un impegno che prendiamo come candidati – dichiarano – e che porteremo avanti al più presto, perché si tratta di una sfida che non può più essere rimandata”.
“Mi candido alle europee del 25 maggio, con Forza Italia, nella delegazione del Ppe a Strasburgo – conclude Oreste Rossi– perché si realizzi il progetto degli Stati Uniti d’Europa, che condivido con il mio gruppo e ho sempre sostenuto durante l’attuale legislatura. Il 100% di presenze al Parlamento Europeo, che mi è stato riconosciuto dal Centro studi dell’Università di Siena, nonché i vari riconoscimenti che ho avuto per il mio impegno, soprattutto nel sociale, dimostrano la bontà delle mie promesse e la ferrea volontà di dare voce a un’Europa più vivibile per noi, ma soprattutto per le generazioni future”.