Gian Paolo Coscia non molla, e anzi rilancia. E anche la presentazione del concorso enologico Premio Marengo Doc diventa per il presidente della Camera di Commercio l’occasione per un’ulteriore riflessione, pacata nei toni ma rigorosa nei contenuti, in merito al futuro dello stesso ‘sistema’ Camerale, il cui ruolo è stato di recente più volte messo in discussione dal premier Matteo Renzi.
Per il presidente della Camera alessandrina (che si era già espresso nei giorni scorsi sul tema in un editoriale su CorriereAl) “le Camere sono enti pubblici particolari, che non costano un euro allo Stato, perchè sostenute dalle imprese. E siamo pronti a batterci, se si tornasse a mettere in discussione la centralità del nostro ruolo: nessun dubbio sul fatto che, con le trasformazioni in corso nel Paese, anche la Camera di Commercio debba essere oggetto di ‘rivisitazione’, e cambiare pelle: ma guai a parlare di abolizione! Sarebbe un danno terribile, soprattutto considerato il venir meno delle Province: chi, se non noi, può porsi come cabina di regia di un territorio vasto, e per molti versi disomogeneo come quello alessandrino?”
Una bella dichiarazione d’intenti, e di progetto: “a partire, per stare sul concreto, da un appuntamento imprescindibile, come Expo 2015, su cui punteremo molto”.
Porta socchiusa, invece, da parte di Coscia, ad una ‘rivitazione’ dell’ente, e magari anche ad una logica ‘aggregativa’: “le Camere di Commercio sono 105, ma quelle realmente indispensabili direi una sessantina: e la nostra è certamente tra queste”. Un ‘avviso ai naviganti’ diretto alla terra astigiana, in vista di una possibile unificazione?
Presto per dirlo, ma certamente la ‘gestione’ Coscia sembra partita col vento in poppa, e la volontà di lasciare il segno: “sono stato ad una riunione nazionale romana l’altro giorno, e c’è in tutti noi la consapevolezza che nulla, dopo questi ultimi tre anni di crisi epocale, potrà tornare come prima. Quindi è tempo di rimboccarsi le maniche, e inventarci nuove strade e percorsi”.
Intanto arriva, dalla Camera di Commercio alessandrina, un altro segnale di rinnovamento, sia pure nella continuità: dal 1 maggio il nuovo segretario generale dell’ente sarà Roberto Livraghi, dirigente di grande esperienza all’interno della Camera stessa, ma anche figura di intellettuale (e di politico, a cavallo tra la prima e la seconda repubblica) di indubbio prestigio, in città come ‘fuori porta’. Sostituirà l’attuale segretario, Bruno Fara, in pensione dopo un ‘regno’ durato quasi vent’anni: era ai vertici dell’ente dal 1997.