Piscina coperta di Novi: un pasticcio all’italiana

Le risposte che abbiamo ricevuto dai due Presidenti (…non ne bastava uno ?) circa la questione della coibentazione della locale piscina coperta, Alberto Ghibellini presidente di Aquarium S.S.D.r.l. e Paolo Reppetti presidente di Aquarium S.S.D.p.A., non ci hanno per nulla soddisfatto e le consideriamo emblematiche di un certo modo di amministrare la res pubblica nella città di Novi Ligure.

Una ricetta che ci vediamo propinare anche a livello del governo centrale.
Gli ingredienti ci sono tutti.

Ingrediente n.1 – La perenne disperata ricerca di fondi (300-400.000 euro), che a prescindere dalla provenienza specifica (locale, nazionale o comunitaria), restano comunque soldi pubblici raccolti con le tasse pagate dai contribuenti e che, pertanto, meritano di essere spesi bene, con coscienza, trasparenza e competenza.

Ingrediente n.2 – Le ex-municipalizzate (…due solo per gestire una piscina), occupate dai Partiti, con i loro dirigenti dagli incarichi multipli (Paolo Reppetti presidente di Aquarium S.S.D.p.A. è anche vice-presidente di ACOS S.p.A.).

Ingrediente n.3 – L’apparente, forse effettiva, incompetenza degli amministratori e dei responsabili che parlano di “coibentare” una piscina come se fosse una viletta, quando, secondo le stime del programma RSPEC (Reduce Swimming Pool Energy Costs) del DOE (Department Of Energy) del governo USA, il maggior dispendio energetico di una piscina sta nell’evaporazione dell’acqua tanto da, se comparate a questo, rendere trascurabile tutti gli altri, come ad esempio quello attraverso l’involucro edilizio (tetto, pareti e serramenti).
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti classici per cucinare il più classico dei pasticci all’italiana… degno di Master Chef.

Il M5S di Novi ritiene che queste tendenze culinarie debbano finire ed essere profondamente modificate, riportando il rapporto amministratori-dipendenti/cittadini alla natura corretta e originaria.
Il M5S chiede ai due presidenti di Aquarium, Ghibellini e Reppetti, di dettagliare l’iter che ha motivato l’esigenza di questi fondi.
Si vuole sapere perché si è arrivati a questa esigenza e capire se tutti le componenti istituzionali hanno operato, in passato, per il meglio, o se questa esigenza è frutto della responsabilità del cattivo operato di qualcuno ed eventualmente, le ragioni di tale disfunzione e i responsabili.

Per il M5S di Novi, se i cittadini, tutti o una parte di essi, fanno delle domande, che reputano fondate e motivate, a essi sono dovute delle risposte chiare, esaustive, precise e dettagliate da parte dei dipendenti–amministratori che, ricordiamolo, sono stati scelti per amministrare il bene pubblico, secondo gli indirizzi della comunità, non per instaurare dei “principati” né per “sperperare” denaro pubblico.

In conclusione il M5S di Novi ribadisce di non essere affatto soddisfatto delle risposte ottenute alle domande che vengono qui riproposte:

1. chi ha redatto il Progetto di Riqualificazione Energetica dell’impianto sportivo in questione?

2. cosa prevede l’auspicata operazione da 300-400 mila euro di cui si cercano disperatamente i fondi?

3. a quanto ammonta il risparmio annuo previsto per l’intervento ovvero il quanto tempo verrà ammortizzato l’investimento?

4. per quale motivo Aquarium S.r.l. ha sottoscritto un contratto di Gestione Calore con Acosì, non preferendo una più economica gestione “diretta” ?

5. che fine ha fatto il micro-cogeneratore a turbina installato qualche anno fa e che avrebbe dovuto soddisfare il fabbisogno energetico della struttura oltre che ad immettere energia elettrica gratuita nella rete cittadina?

Si intende che ogni eventuale analisi e confronto dovranno essere condivisi con la cittadinanza attraverso tutti gli organi di informazione e i media disponibili.

Movimento 5 Stelle di Novi Ligure