Gioanola: “Una discarica nell’area di cascina San Lorenzo? Non se ne parla nemmeno!”

Gioanola 1Ho appreso dalla Stampa della notizia di una nuova riapertura del tema “discarica di San Lorenzo”.
Ciclicamente torna alla ribalta la proposta di inserire nell’area di Cascina San Lorenzo una discarica. Voglio puntualizzare. La cosa non è neppure da prendere in considerazione. Semplicemente perché non fattibile. La risposta è no. Già espressa, ribadita. Lo faccio ancora. Ma non come singolo, come espressione consapevole di una volontà dei cittadini del territorio, comprovata da atti, azioni, relazioni tecniche che ne dimostrano l’impossibilità.

Ma, innanzitutto prima di discutere di discariche, se si vuole davvero parlare del bene di un territorio, bisognerebbe che si affrontasse con decisione, competenza, lungimiranza la questione della gestione dei rifiuti. Quali le strategie, quali i modelli, quali gli scenari. E fare tutto questo bene, significa, stare dalla parte dei cittadini, pensare e progettare modelli che vadano verso riduzione di costi, di impatto ambientale, di miglioramento dello stile di vita, del servizio e del lavoro. Insomma dell’efficacia, efficienza e sostenibilità economica e sociale di un servizio così importante che vede insieme 44 Comuni del territorio casalese per un totale di circa 90mila cittadini. Modelli capaci con i numeri e non con le parole, di uscire dal “si è sempre fatto così”, ce ne sono, eccome. Capannori, che di abitanti ne ha 45mila, è un esempio. E lo abbiamo ospitato l’anno scorso. Ponte nelle Alpi, che di abitanti ne ha 9mila, è un altro. E sarà presente sabato 8 marzo, dalle 16 alle 18, a Mirabello, in un incontro a cui sono invitati a partecipare tutti gli amministratori locali, enti, cittadini interessati. E ce ne sono oramai a decine e decine, più piccoli e più grandi. Non è più una questione di dimensione. E poi penso a Camigliano, nel casertano, Comune nel quale sono stato invitato in luglio, a portare l’esperienza degli sportelli comunali mirabellesi. E penso a Camigliano, un Comune in piena terra dei casalesi, in provincia di Caserta, che di cittadini ne ha 1.500, che ha deciso di togliersi da une gestione collusa e illegale dei rifiuti di un territorio che non dimostrava con dati, trasparenza, progetti passi avanti, ma solo costi e costi. Camigliano è un esempio per tutti, un patrimonio italiano. Se ce l’hanno fatta loro a migliorare il servizio, fare porta a porta, tariffazione, aumentare i posti di lavoro, diminuire i costi, in piena terra di attacchi mafiosi, di fronte a minacce, tenendo duro, con coraggio e prendendo posizioni molto scomode, come non possiamo farcela noi, nel nostro territorio che decantiamo tante volte Capitale, con nulla da invidiare alle Langhe e così via?

Seconda considerazione, questa cosa di ritornare, di tanto in tanto su temi già discussi e affrontati è una brutta malattia della politica distante dai cittadini. Quando un discorso è chiuso e lo è con considerazioni puntuali, frutto di cammini partecipativi, relazioni, azioni condivise: il discorso è chiuso. Il sito di Cascina San Lorenzo presenta livelli di falda non compatibili, è in un territorio di recente individuazione come area contigua del Parco del Po, compresa tra il Parco del Po e il Parco della Biodiversità Bricco del Poggio, per il quale è in corso la domande di riconoscimento di riserva naturale. Relazioni scientifiche ne hanno dimostrato in modo inequivocabile l’inadeguatezza. La vera domanda che pongo con fermezza è la seguente: questi studi, perché non sono stati fatti e pretesi prima, di pensare anche lontanamente di investire in un territorio come quello? La politica, prima di ogni cosa, deve preoccuparsi di fare scelte dalla parte del buon senso e del futuro di una comunità. Una responsabilità molto alta, che va onorata prima di tutto con responsabilità e competenza. NOn è nemmeno lontanamente pensabile di poter chiedere a una comunità oggi di adeguarsi a scelte del passato completamente superficiali e sbagliate. Non è mai troppo tardi per cambiare rotta, se si vuole, si ha competenza, volontà di farlo. Gli esempi non mancano. I cittadini non aspettano altro. Si può fare.

Luca Gioanola
sindaco di Mirabello Monferrato