Il dibattito sul futuro della Cittadella si fa sempre più serrato, e da Bruxelles torna sul tema anche Tino Rossi, europarlamentare del Ppe che nei giorni scorsi, a causa dell’annullamento del volo aereo su cui si era già imbarcato con la collega Elisabetta Gardini, non ha potuto partecipare fisicamente all’incontro organizzato, all’interno della Fortezza, insieme al presidente del consiglio provinciale Giovanni Barosini, per informare le associazioni e gli enti locali dei fondi comunitari disponibili per il recupero di questo patrimonio storico, non solo nazionale, ma anche europeo.
All’incontro era comunque presente Luca Tognana, funzionario Ue esperto di fondi europei, che ha fornito importanti chiarimenti e delucidazioni sui possibili percorsi (e finanziamenti) che possono contribuite a ‘disegnare’ il futuro del complesso militare della Cittadella.
“Quello che ora dovrebbero fare gli enti locali e lo Stato, proprietà del bene, – dichiara Oreste Rossi – è individuare un programma di recupero della Cittadella che sia compatibile con le linee di finanziamento europee, al fine di portare avanti questo progetto di rilancio di ampio respiro”.
“Questo luogo – sottolinea Rossi – potrebbe essere un’importante risorsa turistica e diventare una prestigiosa sede di musei, mostre e congressi, insomma, un centro di cultura di eccellenza che racchiuda l’idea stessa della civiltà europea. Potrebbe essere messo in rete – conclude l’eurodeputato – anche con l’evento dell’Expo 2015 che si terrà a Milano, città che dista solo 90 km da Alessandria”.
“Nella storia napoleonica – ricorda l’europarlamentare Ppe – la Cittadella di Alessandria ha avuto un ruolo fondamentale, tanto da essere ammodernata e ingrandita per poi essere trasformata nella porta orientale francese. Non dimentichiamo che a pochi chilometri di distanza esiste il complesso di Marengo, dove si svolse nel 1800 una delle battaglie più importanti di Napoleone; qui è presente un piccolo museo, ormai quasi chiuso al pubblico. Non è quindi difficile pensare che la storia dei due complessi possa viaggiare affiancata in un unico grande progetto di recupero della Cittadella, a livello comunitario”.
E’ l’Europa la strada da battere, secondo Tino Rossi, e non progetti di tipo esclusivamente locale o nazionale.
“Noi non ci occupiamo di fare progetti per recuperare la cittadella di Alessandria – dichiara Rossi a seguito di alcune polemiche nate attorno alla questione del recupero della Cittadella – semplicemente abbiamo voluto informare, come parlamentari europei, che esistono fondi disponibili se enti locali e associazioni preparano un progetto sostenibile e compatibile con le linee di finanziamento Ue”.
“Per quanto riguarda Balduzzi – prosegue l’eurodeputato Ppe – anche lui dice che bisogna decidere cosa fare di quel bene, che è di proprietà dello Stato italiano. Non vedo quindi alcuna incompatibilità fra le proposte: ambedue diciamo che bisogna fare qualcosa e noi aggiungiamo che ci sono fondi europei disponibili”.
In merito alla possibile decisione dello Stato italiano di affidare a privati il bene – conclude Rossi- non dipende certo dagli eurodeputati, ma dal Governo. Su questo potrebbe interessarsi quindi Balduzzi, visto che è parlamentare nazionale e per di più fa parte della maggioranza che sostiene Letta. Noi, in merito, non abbiamo alcun potere di intervento”.