Sotto pressione [Il Citazionista]

sfigmomanometrodi Andrea Antonuccio

Devo portare mia madre a misurare la pressione. Sono in un luogo di vacanza, mi mancano i riferimenti abituali: farmacista, dottore, ospedale e quant’altro.

Non mi perdo d’animo, naturalmente. Il primo giro lo faccio alla farmacia del centro commerciale. Volti sorridenti, apparecchiature all’avanguardia, aria condizionata non invadente. Due farmaciste, giovanissime e rassicuranti, si offrono di svolgere il compito di misurazione. Accompagnano mia madre nello stanzino dietro al banco dei farmaci e le misurano la pressione due volte, a distanza di pochi minuti. Il responso non è dei migliori: 105 la minima, 185 la massima. “E’ un po’ troppo alta, signora…”

Chiamiamo subito il dottore ad Alessandria. Ci tranquillizza, ma aggiunge una pastiglietta all’elenco delle cose da mandare giù.

Mia mamma, per sicurezza, mi chiede di fare un giro in centro e riprovare in un altro posto. Tempo venti minuti, ci ritroviamo a misurare la pressione nello stanzino di un’altra farmacia. Troviamo una farmacista molto gentile e apparentemente più esperta delle precedenti. Il responso, dopo due prove successive, è il seguente: 58 la minima, 135 la massima. “Fa caldo, signora, e la minima si abbassa…”.

Smarriti, andiamo al bar a prendere un caffé. Siamo sotto pressione, ma non sappiamo di quanto.