Un pittore alessandrino senza tempo

elio_belloni1L’incontro con un pittore, almeno per chi ama l’arte, non può che essere fonte di grandi emozioni, come quelle che si provano incontrando Elio Belloni nella sua soffitta in Alessandria, dove prendono vita i soggetti che lui dipinge in studio.

Trascorre una vita a fare il dentista e va in pensione nel 1993, ma la passione per la pittura nasce nel 1955, quando inizia a scarabocchiare sulle tele senza sapere esattamente il perché, ma dice che dopo avere visto le pitture di Modigliani, Vincent van Gogh, Vermeer e i pittori Fiamminghi è scattata in lui la voglia di dipingere. Si ritiene un autodidatta, che ha iniziato a studiare la pittura dei grandi maestri sui libri d’arte, ma con una buona predisposizione per il disegno che con il tempo ha ulteriormente perfezionato.

Quando gli si chiede che sensazioni prova quando dipinge, risponde che Innanzi tutto lui ama il quadro che sta dipingendo e ha un profondo rispetto per la pittura, e prova una sensazione di lotta e nello stesso tempo di piacere nel trasmettere, con tutti i mezzi che ha a disposizione, disegno, colori pennelli, tavole, ciò che sente in quel preciso momento. Per i suoi paesaggi, dipinge sul luogo, solitamente in campagna, perché ama il sole e gli piace stare all’aria aperta. I mostri, le persone disumanizzate (che per lui rappresentano la realtà in cui oggi viviamo) ed i nudi, nascono nel suo studio e la loro creazione trae vantaggio dalla sua professione di medico, che gli ha fornito una buona conoscenza dell’anatomia umana. La pittura si comporta nella sua testa, come un sogno, dove non esistono il tempo e le emozioni, e le stesse, si rivelano soprattutto nel colore. A volte dipinge di getto direttamente sulla tela senza un disegno preventivo, la sua è una pittura senza tempo, che si è evoluta con il passare degli anni anche sotto l’aspetto tecnico e tuttora dopo molti anni è in trasformazione, in quanto lui stesso ritiene che il suo percorso non sia ancora finito e non terminerà mai.

elio_belloni2I suoi dipinti sono stati esposti in varie mostre, fra cui: Galleria Arcobaleno di Valenza – Cenacolo Artistico di Tortona – Galleria Arte Viva di Torino – Galleria d’Arte della Provincia di Alessandria – Galleria La Maggiolina – Galleria Pietro Morando – Museo Etnografico La Gambarina – Sala d’arte della Camera del Lavoro di Alessandria e la Sala polifunzionale della Libreria Mondadori. Ovviamente non poteva non avere anche un sito internet, nel quale però sono presenti solo una minima parte dei suoi dipinti, ma come molti pittori non è tecnologico, e quindi sta cercando un aiuto per farlo gestire.

Alla sua tarda età di 83 anni, come tanti, dice di vivere alla giornata, senza fare programmi, ma se gli offrono uno spazio espone sempre volentieri e nel frattempo continua a dipingere augurandosi che ciò che ha realizzato  sinora sia apprezzato.

La sua pittura ha sempre destato l’attenzione dei critici d’arte.

Tra gli altri, si sono espressi con favore nei suoi confronti: Dante Angeleri, Remigio Cavanna, Giorgio Bertero, Sergio Calmieri, Marisa Vescovo e Carlo Munari che diverso tempo fa ha scritto “Ipotizzare il domani di un artista non è dato, ma le prove offerte e la freschezza del suo estro, e la misura garantita dalla sua stessa sprovvedutezza culturale, autorizzano a guardare a quel domani con fiduciosa attenzione, Elio Belloni saprà far dono copioso di quei messaggi poetici che forse mai come in queste stagioni così aride e violente l’uomo avverte come irrinunciabile alimento”.

Scoprire un pittore alessandrino e parlarne, forse è anche questo un modo per cercare di rilanciare la nostra città, in un periodo triste e decadente della sua storia.

Elio Belloni è un pittore senza tempo, che continua a dipingere, in quanto è risaputo che l’arte e la creatività non hanno età, e sono anche un modo, per chi ha la fortuna di averla, per continuare a sentirsi giovani.

Pier Carlo Lava

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