Condividere la gestione dei beni comuni

Democrazia partecipata con i nuovi Consigli di Ambito Territoriale, che dovrebbero sostituire i vecchi Consigli di Circoscrizione, non più consentiti dalla legge sulla Spending Review, Quorum Zero (Referendum Deliberativi con l’abolizione del Quorum) e un accenno al bilancio partecipato. Questo in sintesi il contenuto di una riunione con i cittadini (imprenditori, professionisti, commercianti), simpatizzanti e attivisti del M5S, quella che si è tenuta nella serata di mercoledì 24 aprile all’ex Taglieria del pelo in via Wagner, 38, Alessandria, nella quale sono intervenuti:
Dario Rinco Presidente dell’Associazione “Noi Cittadini” di Sesto San Giovanni (MI)
Domenico De Filippo Consigliere Comunale del M5S
Franco Dell’Alba attivista del M5S.

Dario Rinco, ha tenuto una relazione in merito al referendum deliberativo con l’abolizione del quorum, tra l’altro già in vigore in diversi Comuni italiani e in diversi stati esteri. L’adozione del Quorum Zero, oltre ad un risparmio dei costi, consente migliori risultati, in quanto il cittadino avendo la certezza che il suo voto conta, va a votare, inoltre è uno strumento importante, che consente di dare voce alle minoranze (dove esiste il Quorum, dato che difficilmente viene raggiunto, gli stessi non hanno quasi mai la possibilità di farsi ascoltare).

Domenico Di Filippo, ha presentato il lavoro che il M5S sta portando avanti in Consiglio Comunale (la discussione nella Commissione Partecipazione è ancora in corso), per quanto concerne i Consigli di Ambito Territoriale, un nuovo istituto che andrà a sostituire i vecchi Consigli di Circoscrizione, i membri sarebbero eletti dai cittadini in misura di 7 per ognuna delle cinque circoscrizioni, il più votato ricoprirebbe la carica di Presidente.
Franco Dell’Alba e Dario Rinco, hanno presentato un esperimento di Democrazia partecipata, tramite l’applicazione del metodo la “Parola ai cittadini”, con una dimostrazione pratica, a cui hanno partecipato i presenti.

Un nuovo modello di politica, concretamente applicabile, nel quale le idee e le decisioni non vengono imposte dall’alto, ma partono dalla base e cioè dai cittadini, che in tal modo si sentono giustamente interpreti e padroni del loro destino.

Se l’obiettivo dell’incontro, come è chiaramente emerso, era quello di informare gli stessi che hanno la facoltà di esprimersi e contare, si può affermare che è perfettamente riuscito.
Ovviamente, quando tale modello sarà messo in pratica, andrà adeguatamente gestito, alfine di arrivare a delle proposte finalizzate a risolvere i problemi, condivise dalla maggioranza dei cittadini presenti alle riunioni.

Nel corso dell’esperimento è emersa chiaramente la necessità, che, quando questo nuovo istituto dei Consigli di Ambito Territoriale diventerà operativo, sarà determinante, che lo stesso, preveda un potere deliberativo, o perlomeno, che le proposte approvate nelle riunioni, siano successivamente e obbligatoriamente discusse in Consiglio Comunale.

Questa condizione è indispensabile, per stimolare la partecipazione dei cittadini ai Consigli in questione, in quanto gli stessi, constaterebbero che la loro presenza è utile e importante (in precedenza i Presidenti dei Consigli di Circoscrizione erano imposti dalla maggioranza in Comune, ed inoltre non venivano quasi mai ascoltati), dato che gli verrebbe effettivamente concessa la possibilità di contribuire alla gestione della cosa pubblica, e quindi di dare il proprio contributo al rilancio della città.

In tal senso va detto che prima di renderlo esecutivo, ci sono ancora diversi aspetti da definire, ma per questo i lavori sono in corso, e tra l’altro va ricordato che senza questo istituto, la Pubblica Amministrazione, rischia di perdere ulteriormente il contatto con la città e i cittadini, con le conseguenze già oggi note  a tutti… .

Pier Carlo Lava – Alessandria