Il Ministro (tecnico!!!) della Sanità, l’alessandrino Balduzzi è da tempo in campagna elettorale nella sua terra d’origine, in vista delle imminenti elezioni politiche. Sfruttando la carica di Ministro è da per tutto come il prezzemolo: non c’è convegno, riunione inaugurazione, presentazione di libro che non lo veda presente e parlante.
Il che, oltre ad aver pesantemente irritato chi ad un posto nel Parlamento Nazionale nell’ambito del centro sinistra locale ci contava proprio ( il Presidente della Provincia, Paolo Filippi, PD-area ex DC), produce degli strani effetti sui quali si potrebbe sorridere, se non si trattasse di argomenti seri, come la salute dei cittadini.
Non pago di aver convinto il Sindaco di Casale a rinunciare alle somme offerte dal proprietario della Eternit, lo svizzero Schmidheiny, in cambio del ritiro della costituzione di parte civile dell’Amministrazione Comunale, nel processo Eternit a Torino (così il famoso Centro per la Ricerca e la Cura sulle malattie derivate dall’esposizione alle polveri di amianto, in tempi di tagli alla spesa pubblica rischia di andare a farsi benedire !), nei giorni scorsi ha scelto Ovada, per impegnarsi, di fronte a una platea di amministratori locali, di medici, di sindacalisti e di cittadini, a evitare la chiusura dell’Ospedale di Ovada.
Un impegno lodevole quello del Ministro. Peccato che, quando torna nella sua terra d’origine, dimentichi che chi da Roma ha ordinato i tagli dei posti letto negli Ospedali, oltre che delle cure ai malati di SLA e a tante altre odiose misure anti sociali, sia stato proprio lui, il Ministro – tecnico – della sanità.
Speriamo che non venga a incatenarsi davanti al Mauriziano di Valenza, per impedire anche la chiusura di quel Presidio Ospedaliero, magari assieme al “Rifondarolo” Di Carmelo, che con quel tipo di protesta si guadagnò il seggio in Consiglio Provinciale.
Aldo Rovito – segretario provinciale La Destra – Alessandria