Leggo su qualche organo di stampa, evidentemente male informato oppure molto fazioso, che si tenta di attribuire all’Amministrazione Demezzi la colpa (addirittura volontaria!) di presunti ritardi nell’esecuzione delle opere di risanamento e messa in sicurezza del Teatro Municipale. Sebbene, anche in questo caso, sarebbe bastata la verifica di un praticante (non è nemmeno necessario un giornalista professionista) per appurare come la realtà delle cose sia ben diversa, sento comunque l’obbligo di ripristinare un minimo di verità e chiedo dunque la collaborazione a Lei, caro Direttore, affinchè possa ospitare questo breve intervento.
Dovrebbe anzitutto esser noto che i lavori su strutture settecentesche, come quella in questione, sono così delicati da richiedere una quantità innumerevole di permessi e di pareri. Noi abbiamo incominciato a muoverci fin dalla scorsa primavera, quando abbiamo capito con i Vigili del Fuoco che non era possibile alcuna proroga ulteriore, ma i tempi son quelli che sono.
Oltre a questo, i tagli successivi del Governo centrale ai trasferimenti hanno reso la situazione di copertura finanziaria delicata via via che si manifestavano le sucessive richieste delle varie “spendng review”. Per decisione di Giunta abbiamo privilegiato comunque questo intervento su altri, ai quali si è dovuto ahimè rinunciare. Una scelta come sempre dolorosa, ma fatta nella direzione a mio avviso giusta di garantire, anche per gli anni a venire, un Teatro bello, qualificante e soprattutto sicuro alla città.
Infine, vista l’importanza del Convegno di metà ottobre, alla presenza di ben 3 ministri e relativo ad un tema di importanza capitale per la nostra città, si è comunque ritenuto di far svolgere i lavori nella sede più prestigiosa, ovvero proprio quella del Teatro, prima di procedere (dal giorno successivo) con i lavori preliminari.
I lavori veri e propri sono lungi e complessi, in primis perché oggi in Italia è già di per se difficile fare Lavori Pubblici, ma soprattutto perché si mettono le mani su un bene di immenso valore, di bellezza incontestabile e soprattutto di delicatezza altrettanto evidente. Confermo, ciò nonostante, che contiamo comunque entro pochi mesi di restituire un Teatro Municipale più bello e soprattutto sicuro di prima.
Mi meraviglia, però, che nelle polemiche (in buona parte pretestuose o non informate) che ho avuto modo di leggere nessuno si chieda come mai dobbiamo fare lavori così estesi? Ci si dovrebbe forse chiedere come mai le Amministrazioni precedenti NON hanno mai neanche pensato alla manutenzione di un bene così prioritario per la città?
Infine la barzelletta più grande: secondo un (ex) autorevole quotidiano avremmo VOLUTAMENTE ritardato i lavori per “risparmiare” sul costo della stagione teatrale. Ora invito le persone che hanno ancora desiderio di usare la propria intelligenza a fare due conti: i lavori ci costano (di base) circa 200.000 €; con tale cifra, guardando le spese dell’anno scorso come esempio, di stagioni teatrali ne avremmo probabilmente pagate almeno 4 (e di buon livello, come ha dimostrato di saper fare l’ottima collega Giuliana Bussola negli ultimi anni).
Se avessimo ragionato sul risparmio, la cosa migliore sarebbe stata fare come chi ci ha preceduto nell’amministrazione della città: voltarsi dall’altra parte e fischiettare……..salvo poi criticare chi arriva dopo e si trova questi bei regalini e deve rimboccarsi le maniche per risolverli!
Grato per lo spazio concessomi, rivolgo a Lei e ai lettori i migliori saluti.
Nicola Sirchia
Assessore ai Lavori Pubblici
Comune di Casale Monferrato