Astensionismo in fortissima crescita, rifiuto della politica da parte di chi è bollato come “antipolitico” da molti attori della politica istituzionale. Soprattutto, soluzioni diverse che dobbiamo immaginare, la riforma del sistema attuale e la sua moralizzazione.
«Lo stesso mondo in cui viviamo, se ci si pensa, è diventato utopico a sua volta, perché sfuggono alla comprensione dei più i luoghi dove si prendono le decisioni, le scelte che determinano la vita della nostra società e il suo standard di qualità e di benessere. Ciò comporta il sorgere di fenomeni politici inediti che non sono più accidentali ma che interrogano in profondità la politica stessa. Fenomeni dai quali, come spesso accade quando il motore è il disagio che segue all’ingiustizia, muove un grande disordine.»
Di questo tratta “La rivendicazione della politica”, l’ultimo recente libro di Giuseppe Civati che l’autore presenta venerdì 9 novembre alle 18 a Palazzo Bruni di Rivalta Bormida.
Una scelta non casuale il paese delle radici e dell’infanzia di Norberto Bobbio dove il filosofo ha scelto di riposare, per un ragionamento sulla politica oggi, e soprattutto sul futuro. «Creiamo le condizioni perché ci sia una nuova generazione al governo che abbia in mente una cosa e una soltanto: il benessere di quella successiva.»
Questo passaggio è invece tratto da “10 cose buone per l’Italia che la sinistra deve fare subito”, altro recente volume di Pippo Civati, anch’esso oggetto dell’incontro per i temi affrontati, dalla corruzione zero a una profonda riforma fiscale, dall’uguaglianza al suolo bene comune, dalla cultura del futuro (appunto) all’innovazione: con proposte di soluzioni.
L’incontro è organizzato nell’ambito del “mese democratico” dal PD della provincia di Alessandria e dal circolo di Rivalta Bormida.
Giuseppe Civati, monzese, classe 1975, è consigliere regionale della Lombardia. Tra le molte iniziative politiche di cui è protagonista c’è “Prossima Italia”, movimento di persone che vogliono contribuire all’innovazione della politica, attraverso l’uso di mezzi, linguaggi e modelli di partecipazione nuovi.
Prossima Fermata Alessandria