[BlogLettera] “Vergognosa proposta dell’assessore Sacchetto: il Piemonte come il Cile di Pinochet”

Oggi in Piemonte si è consumata una delle pagine più buie per la democrazia nella nostra
Regione. L’Assessore leghista Sacchetto ha infatti presentato un emendamento alla Legge Finanziaria, attualmente in discussione presso il Consiglio Regionale, attraverso la quale intende abrogare la Legge Regionale sulla caccia. In questo modo sarà poi possibile cancellare il referendum del 3 giugno, visto che riguarda una legge non più in vigore.

La gravità dell’atto è evidente. Pur di evitare un referendum e sotto l’ipocrita paravento del
risparmio delle spese che questo avrebbe comportato, si calpestano in modo indegno i diritti della cittadinanza. Nemmeno la proposta di mediazione approvata recentemente dalla Terza Commissione pare verrà tenuta in considerazione.

Sacchetto e i suoi non sono disposti a concedere nulla pur di compiacere a una frangia del tutto minoritaria della popolazione: ricordiamo che i cacciatori rappresentano solo lo 0,6% dei piemontesi.
Abrogando la legge regionale, in Piemonte entrerà automaticamente in vigore quella nazionale,
che però ne è molto più permissiva. Non solo quindi il popolo viene scippato del suo sacrosanto diritto di esprimere il proprio parere sulla caccia, ma addirittura si opera in modo diametralmente opposto a quella che è la richiesta referendaria. Insomma, un vero scandalo, un atto indegno di un Paese non solo democratico ma addirittura civile, che ricorda l’aspetto peggiore delle dittature dei Paesi sudamericani o
centroafricani.

Il Comitato del Referendum attiverà immediatamente i propri avvocati per chiedere il ripristino
della legalità e denuncerà l’atteggiamento di quei consiglieri regionali che si dichiareranno favorevoli all’aberrante e liberticida proposta di Sacchetto. Esistono dei diritti dei cittadini, riconosciuti anche dalla Costituzione: non possiamo permettere che vengano calpestati in modo così ignobile senza reagire.
Anche perché oggi tocca alla caccia, domani magari a qualche altra regola democratica.

Piero Belletti
Per il Comitato Referendum Regionale sulla caccia