[BlogLettera] L’Orso Grigio solidale con i cani randagi ucraini

E’ con grande riconoscenza che la LAV (Lega Anti Vivisezione) di Alessandria annuncia il pieno appoggio dei Grigi, per bocca del neo presidente Maurizio Pavignano, alla battaglia contro il massacro dei cani randagi in corso da mesi in Ucraina, quale “correttivo” del governo locale per evitare che gli animali possano arrecare danno ai turisti sportivi, presenti ai prossimi campionati europei di calcio che si disputeranno proprio nella ex repubblica sovietica e in Polonia.

L’Alessandria calcio, infatti – grazie al contributo dell’amico Gigi Poggio, che ha subito preso a cuore l’iniziativa – consentirà l’esposizione di uno striscione, nella giornata di mercoledì 25 aprile, con il quale si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema.

A tutt’oggi, purtroppo va rilevato come nonostante l’impegno assunto dal ministro dell’ambiente ucraino Mikola Zlochevsky a far cessare questa pratica vergognosa, la mattanza non è invece mai cessata.

Secondo le tante disperate testimonianze che provengono da Kiev, i cani sono uccisi a fucilate, bastonate, oppure soppressi con potenti veleni mischiati nel cibo, o iniettati loro dopo la cattura, per poi essere cremati in forni “ambulanti”, quando non gettati in enormi fosse comuni ricoperte di cemento, o addirittura nell’immondizia.

Grazie però alla sensibilità di società sportive come l’Alessandria Calcio, protagonista con questa iniziativa di un gesto che si allinea con quanto si è impegnata a fare la Federazione Italiana Gioco Calcio con la sua omologa ucraina, si riesce fortunatamente a tenere viva l’attenzione su questa situazione deplorevole e indegna di un paese civile.

Infatti, pur consapevoli che l’Ucraina soffra di innumerevoli e gravissimi problemi economici, che non rendono le priorità dei suoi abitanti paragonabili alle nostre, come Lav rivendichiamo con forza l’attualità delle parole di Gandhi, secondo cui «la grandezza di una nazione e il suo progresso morale, si valutano dal modo in cui vengono trattati gli animali».

Sì, pensiamo proprio che sarebbe opportuno cominciare da lì: partendo dal rispetto dei diritti di chi non ha nessun diritto, per arrivare – a maggior ragione – al pieno riconoscimento dei diritti di tutti.

Occorre dimostrare che la macchina del business non può essere più importante della vita di migliaia di animali indifesi.

Un grazie, quindi, anche a tutti quelli che vorranno unirsi alla LAV e alle altre Associazioni che, su questo tema, hanno organizzato per il prossimo 5 Maggio un’imponente manifestazione di protesta a Roma.

Per saperne di più, consultate il sito www.lav.it