Il mattone bene rifugio. Una volta…

La casa bene rifugio, si diceva una volta. Ed era il sogno di tutti gli italiani, l’obiettivo di una vita. Tanto che oggi non sono poco coloro che, senza essere per forza ricchi o agiati, case ne possiedono 2 o 3. E ora, poco per volta, si stanno accorgendo che rifiugio più non è ma, ma invece salasso, e di quelli pesanti.

l’Imu, giratela come volete ma sarà una stangata colossale, e che sia scaglionata in due o tre rete cambia niente. Ma la casa è anche bollette per servizi che ci siamo abituati a considerare essenziali (riscaldamento, acqua, luce, telefono), e che stanno tornando ad essere un lusso. E tassa rifiuti, e tassa per entrarci, nella nostra dimora, e una valanga di altri balzelli che ora mi sfuggono, ma che certo, se fare mente locale, vengono in mente anche a voi.

Ora si è pure scatenato il Catasto, con l’identificazione di non pochi fabbricati abusivi. Che quasi mai peraltro, dalle nostre parti almeno, sono abitazioni, ma piuttosto tettoie, gabbiotti o altre robette simili. Ma quando c’è da fare cassa, tutto fa brodo. E la pratica di pubblicare sull’albo pretorio on line gli elenchi delle pertinenze abusive (con rilancio immediato su tutti i giornali locali cartacei) soddisfa la curiosità morbosa che tutti abbiamo di scoprire se qualche nostro conoscente ci è cascato, mentre noi l’abbiamo scampata.

La strategia che, in particolare, il governo Monti ha imboccato è quella del risanamento del Paese sulla pelle degli ultimi (a cui verranno via via negati servizi essenziali) e dei penultimi onesti, ossia di tutti coloro che hanno quattro o otto mura alla luce del sole, e redditi da cui non si scappa.

Un’operazione di mera contabilità, volta da un lato a preservare le ricchezze vere di amici e amici di amici, dall’altra a “tosare” tutto il tosabile a noi pecore imbelli. Tanto ormai è sperimentato: la nostra capacità di sopportazione, magari accompagnata da imbelli borbottii, è molto alta. E molti di noi sono addirittura convinti, ormai, che prima “avevamo troppo”.

Il tutto sta avvenendo senza verifiche del consenso reale di questo governo di nominati, se non tramite sondaggi a credibilità zero.

Sono davvero curioso di verificare con quali penalità l’anno prossimo ci manderanno zoppi alle urne, e cosa altro si inventeranno per “plasmare” il volere popolare.

Intanto corro a pagare le nuove bollette, e a far calcolare l’Imu. Fatelo anche voi, mi raccomando: salviamo il bel Paese, che lo Stato siamo noi.

E. G.