[BlogLettera] Re Giorgio come Maria Antonietta?

Spett.le Redazione,

Napolitano come Maria Antonietta di Francia. Il nostro Presidente vive una realtà economica totalmente diversa dal popolo che non si rende conto della situazione che sta degenerando a discapito di tutte quelle famiglie e pensionati che tassa dopo tassa, iva su accise, aumenti sopra aumenti, fra un po’ non sapranno più a che santo votarsi.

Quando dice la frase: “Ho molta fiducia sulla capacità di comprensione degli italiani sulla necessità di affrontare i cambiamenti e sulle strade nuove che questi cambiamenti prevedono” e aggiunge: “Non vedo esasperazioni cieche”   ricorda il comportamento che sembra abbia avuto la regina Maria Antonietta quando invitava il popolo affamato e senza pane a mangiare brioches e di lì la sanguinosa rivoluzione che cancellò la monarchia corrotta e affamapopolo. Al Presidente Napolitano chiederei: “ha idea quanto si pagano le spese di casa al mese? E il riscaldamento, acqua, luce,telefono?  Conosce quanto costa la tassa rifiuti? E la sanità, l’auto e il carburante? Le spese sanitarie e scolastiche? La benzina? Il cibo? Una settimana di vacanza per cambiare aria ai polmoni? Dopo sette anni al Quirinale con la famiglia, forse si è perso costi e aumenti e per questo non si rende conto anche se, quando tornerà alla vita comune non soffrirà comunque, per noi con poco più di mille euro al mese di quella “nuova strada” che cita, ne facciamo ben poca. La mia non è irriverenza ma sono ragionamenti  che si fa il popolino.
Stanno cercando di sanare conti, debiti, scelte scellerate che hanno fatto loro e non certo noi, il nostro unico errore è stato di dare la fiducia con il voto, noi gli abbiamo messo nelle mani il paese e se lo sono pappato  pensando solo al proprio tornaconto. Vivono con due o tre pensioni d’oro  al mese  con aggiunte di compensi,  per incarichi che ricoprono fino alla morte perché nessuno di loro molla l’osso a succhiare fino l’ultima goccia del nostro sangue.

Il premier Monti (progetto riuscito di Napolitano causa fallimento della politica) dichiara: “Italiani vogliono riforma” e aggiunge : “Ho l’impressione che la maggioranza degli italiani percepisca questa riforma del lavoro come un passo necessario nell’interesse dei lavoratori”. Impressione errata caro Presidente del Consiglio “posticcio”.

Se Tremonti nel Governo politico  che giace in panchina era riuscito ad eguagliare Quintino Sella  arrivando a imporre la “tassa sul macinato”, il premier Monti&Napolitano ha superato Sella e Tremonti di gran lunga e certamente passeranno alla storia  ma in negativo perché non si risana un paese dove per anni chi l’ha governato in opposizione e maggioranze, gli eletti si sono preoccupati in gran lunga solo per i propri interessi, per i propri partiti  e delle lobby di potere; cronache di  scandali e corruzione di ogni giorno ne testano quanto scritto.

Graziella Zaccone Languzzi