Bloccato il blog di Medicina Democratica? Eccone altri quattro!

Non bastano le minacce personali. Con un altro attacco informatico hanno tentato di bloccare il nostro blog. Ne abbiamo così fatto 4 gemelli ispirandoci ai 4 elementi fondamentali di Empedocle (Aria, Acqua, Fuoco e Terra). “Acqua” e “Fuoco” sono a disposizione: http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it e http://medicinademocraticaal.blogspot.it

Evidentemente siamo scomodi. Basta dare un’occhiata agli argomenti trattati.

Il blog è lo strumento principale dell’attività della sezione di Alessandria insieme alla nostra pagina (465 mi piace) e gruppo (5.600 iscritti) Facebook, nonché il nostro profilo Twitter e Google+, il nostro canale Youtube e la nostra mailing list plurisettimanale a circa 6.000 contatti.
Nell’anno appena trascorso particolare rilievo ha assunto la partecipazione attiva al Processo per il disastro chimico della Solvay di Spinetta Marengo, a questo proposito è disponibile il Dossier “70 pagine di storia e cronaca” di cui cliccando qui puoi leggere l’ Indice analitico che è disponibile cartaceo o on line con semplici modalità clicca qui (in calce, come esempio, leggi la cronaca dell’ultima udienza).

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Nell’auditorium della Corte di Assise di Alessandria suona l’orchestra di fiati e percussioni diretta dal maestro Santamaria

Perfino i maxi schermi non ne potevano più, si sono ribellati e si sono spenti. Nella stracolma ala destra dell’aula, c’è chi sospettava che è controproducente per la Solvay, che è indisponente protrarre le consulenze per ore e ore, che dopo mezzora di astruse argomentazioni la soglia di attenzione comincia a declinare per cedere del tutto e diventare addirittura insopportabile dal primo pomeriggio a pancia semivuota. Vero è che, a parte l’eroica Presidente che sembra l’unica a non perderne una parola e quei giornalisti che si accontentano della velina prima dell’inizio del dibattimento, vero è che per tutti i presenti nell’aula della Corte di Assise di Alessandria la logorrea difensiva risulta sgradita. Però stiamo attenti. Gli avvocati Solvay sono prìncipi del foro. Sanno di non possedere argomenti difensivi solidi contro l’imputazione di avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica del disastro ecologico. Perciò seguono una strategia psicologica precisa. A loro interessano due cose: l’apparenza e gli slogan. L’apparenza è il consulente che parla a cottimo, che non si fa volutamente seguire e capire inducendo così l’ascoltatore ad attribuirsi limiti di comprensione su argomentazioni che è portato a pensare possano essere di alto livello (in realtà le argomentazioni sono prive di contenuti scientifici, appunto pronunciate senza vincoli di giuramento). Gli slogan, invece, vengono nel contempo scanditi con calcolate ripetizioni e controcanto dell’avvocato, e sono quelli che dovrebbero restare nella testa dei giurati. E’ un po’ come far ascoltare per ore musica da camera del ‘700 inframmezzata da brani di Mina e Battisti. Cosa ti resta in testa? Questa è la sofisticata strategia. Lo slogan Solvay nell’udienza del 10 febbraio 2014 è stata: “Tutti sapevano dell’immane inquinamento, soprattutto gli Enti pubblici. L’unica ignara Solvay”. Sempre la stessa musica. Alle percussioni Fabio Colombo e Patrizia Trefiletti. Ai fiati Vincenzo Francani. Dirige l’orchestra il maestro Luca Santamaria. Applauso dell’avvocato Ausimont svegliatosi di soprassalto.

Lino Balza – Medicina Democratica Alessandria