Durante l’ultimo incontro della Conferenza di Servizi sulla messa in sicurezza idraulica e recupero ambientale dell’ex area di cava in località Cascina Clara e Buona del Comune di Alessandria sono state imposte alla ditta che gestisce la cava numerose e puntuali prescrizioni, sia generali che tecniche.
A distanza di un anno però, a seguito di alcuni sopralluoghi effettuati, possiamo affermare con sicurezza che parecchie prescrizioni non siano state rispettate.
Tra queste prescrizioni disattese vi è anche la realizzazione di una difesa spondale del lago di cava, come testimoniano le immagini che abbiamo scattato nella giornata del 12 gennaio 2017.
Dalle fotografie si può chiaramente vedere che questi lavori sono a malapena iniziati, nonostante si tratti di un’opera di estrema importanza per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Il compito di questo “muro”, infatti, dovrebbe essere quello di proteggere dalla potenza delle esondazioni lo smarino (contenente amianto, schiumogeni e sostanze chimiche) conferito nella cava ed evitare che il fiume Bormida lo trascini via.
I conferimenti però sono iniziati a fine agosto, ben prima che si iniziassero i lavori di messa in sicurezza. A questo punto la domanda più che lecita è: chi deve fare i controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni? Crediamo che, in questa situazione di rischio, sia il caso che il sindaco revochi l’autorizzazione al conferimento dello smarino nella cava del Cristo ubicata a soli 10 metri dal fiume e a poco più di un chilometro dai pozzi che riforniscono il nostro acquedotto. Il primo interesse per un sindaco dovrebbe essere la tutela della salute dei propri cittadini! Si tratta di un dovere politico, civile ed umano!
M5S Alessandria