Coldiretti, Confagricoltura e Cia: siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto provinciale del lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti

trattore_agricoloSi è conclusa giovedì 12 gennaio la trattativa per il rinnovo del Contratto Provinciale del Lavoro della provincia di Alessandria per gli operai agricoli e florovivaisti valevole per il quadriennio 2016/2019, con la firma di tutte le Associazioni sindacali datoriali (Confagricoltura, Coldiretti, Cia) e i rappresentanti di Flai Cgil, Fai Cisl AL AT, Uila Uil.

A partecipare erano: Valter Parodi e Pio Rendina (Confagricoltura), Leandro Grazioli e Marino Ravera (Coldiretti), Carlo Ricagni e Paolo Viarenghi (Cia); Marco Malpassi (Flai Cgil), Enzo Medicina (Fai Cisl), Tiziano Crocco e Renzo Melato (Uila Uil).

L’accordo prevede l’aumento contrattuale del 2% da riconoscere a tutti i dipendenti del settore dal 1 gennaio 2017, la creazione di un nuovo livello retributivo minimo di area contrattuale in sostituzione delle tariffe delle “operazioni di raccolta”. In esso sono inquadrati gli operai specificatamente assunti per eseguire lavori generici e semplici che non richiedono particolari capacità e requisiti professionali quali: la vendemmia, la raccolta dei prodotti frutticoli, orticoli, orticoli industriali a pieno campo a ciclo ripetitivo e talune lavorazioni a queste connesse quali: trapianto, zappatura, legatura, raccolta tralci e rami post potatura. La tariffa oraria lorda concordata per tale nuovo livello retributivo, con decorrenza dal 01/01/2017, è fissata in euro 6,79 (euro sei/79).

“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – commentano i rappresentanti delle Organizzazioni agricole -, in quanto abbiamo garantito l’aumento del 2% nel rispetto di una mediazione che ha tenuto conto delle evidenti difficoltà registrate dal settore agricolo negli ultimi anni: l’aumento dei costi di gestione, la diminuzione dei ricavi e il carico burocratico. La grande novità consiste nella creazione del nuovo livello retributivo di area, che risponde alle esigenze delle aziende agricole della provincia in quanto dà loro la possibilità di collocare nuove assunzioni inerenti specifiche lavorazioni finora difficilmente inquadrabili nel mansionario del Contratto provinciale”.