I fumi scuri sprigionati dalla centrale per il teleriscaldamento in zona Cristo sono pericolosi per i cittadini? Si sta monitorando la situazione, anche in previsione di nuovi impianti, più grandi, legati ai progetti di teleriscaldamento ad Alessandria?
Lo chiede il consigliere comunale alessandrino Emanuele Locci, con un’interpellanza al Sindaco ed alla Giunta, fornendo anche materiale fotografico raccolto nelle ultime ore.
“Considerato che le emissioni della centrale del teleriscaldamento in zona Cristo risultano incompatibili con la tecnologia e l’alimentazione dichiarate dalla proprietà – spiega Locci sulla pagina facebook LocciSenzaPaura – e visto che i residenti della zona manifestano legittime perplessità riguardo i rischi per la salute derivanti dalle emissioni della centrale di teleriscaldamento ho deciso di porre delle domande all’ammministrazione comunale, tenuto anche del fatto conto che Egea-Amag si sono aggiudicati il project financing da 95 milioni di euro per la realizzazione di una nuova rete di teleriscaldamento in città”.
Con l’interpellanza il consigliere chiede se l’amministrazione comunale sia a conoscenza degli episodi di emissione di fumi scuri e se sia in grado di spiegare l’origine di queste emissioni dai camini della centrale per il teleriscaldamento del Cristo; se l’amministrazione intende attivarsi presso l’ARPA al fine di fare delle rilevazioni ambientali per monitorare la qualità dell’aria nei pressi della centrale per il teleriscaldamento del Cristo; quali atti ed iniziative intende prendere l’amministrazione comunale al fine di garantire la salute pubblica, anche in ottica della realizzazione del nuovo progetto di teleriscaldamento che prevederà la realizzazione di una centrale in zona Europa.