I nomi di Alessandria [Alessandria in Pista]

Remottidi Mauro Remotti.

Nei primi venti anni della sua storia la nostra città viene chiamata con almeno quattro nomi diversi[1]: Rovereto, Palea, Alessandria e Cesarea. Si registrano anche le denominazioni di Civitas nova Nova civitas, oltre alla meno frequente di Urbs nova.

Il nuovo centro abitato nasce infatti intorno alla curtis regia di Rovereto, che ricorda l’originario bosco di roveri della zona. Gli stessi abitanti, nel trattato di Gavi del 15 agosto 1172, specificano che la loro città “est posita in loco Roboreti”. D’altronde, pure Federico Barbarossa porrà l’assedio, dall’ottobre 1174 all’aprile 1175, non ad Alessandria, ma a Rovereto: “in obsidione Roboreti” evidenzia nei suoi diplomi.

I nomi di Alessandria [Alessandria in Pista] 1La regione di Rovereto era altresì conosciuta con il nome di Palea. Tale toponimo deriva dal vecchio termine italico “pal” che significa pietra. “Alexandria civitas de Palea” (Alessandria città della pietra) scrive l’Anonimo di Laon, così come Goffredo da Viterbo[2] la definisce “Palearum urbs” (città delle pietre).

Ad avviso della maggior parte degli studiosi, si tratta di un luogo palustre e, nel caso specifico, comprendente la petraia fluviale alla confluenza tra la Bormida e il Tanaro[3]. Dunque l’appellativo “Alessandria della Paglia”, che l’ha contraddistinta per molto tempo, è probabilmente dovuto a un’errata traduzione dal latino, e non a una frettolosa costruzione della Civitas nova che, secondo alcuni, aveva costretto gli alessandrini a provvedere alla copertura dei tetti con semplici steli di paglia. 

I nomi di Alessandria [Alessandria in Pista]Il 3 maggio 1168 i tre consoli Oberto di Foro, Rodolfo Nebbia, Aleramo di Marengo si recano a Lodi per annunciare ai rettori della Lega Lombarda l’adesione di una nuova città alla lotta di resistenza contro l’imperatore, che in onore di papa Alessandro III[4], sostenitore della causa dei Comuni, aveva assunto il nome di Alessandria.

E’ importate rilevare che per la prima volta l’attuale denominazione compare in un documento ufficiale. Per convenzione, quindi, il giorno 3 del mese di maggio, viene celebrato il compleanno della città[5].

I nomi di Alessandria [Alessandria in Pista] 2Dopo un trentennio di aspri scontri tra Federico I e i Comuni della Lega Lombarda, si pongono finalmente le basi per una rappacificazione. Rimaneva però insoluta la questione di Alessandria, in quanto la sua fondazione non era stata autorizzata dall’autorità regia e pertanto la città permaneva in uno stato di illegalità.

La soluzione viene trovata diplomaticamente attraverso la “Reconciliatio Alexandriae” di Norimberga del 14 marzo 1183, laddove Anselmo di Conzano e Tebaldo Vasco, in rappresentanza del Comune, sottoscrivono un atto che ne definisce dettagliatamente le modalità. In un giorno stabilito tutti gli abitanti sarebbero usciti dalle mura, per poi essere ricondotti entro la città da un nunzio di Barbarossa. Inoltre, tutti i maschi dai 14 ai 70 anni avrebbero giurato fedeltà a Federico e a suo figlio Enrico VI. Alla “città dell’imperatore”, che va a sostituire quella del Papa, viene assegnato il nome di Cesarea.

I nomi di Alessandria [Alessandria in Pista] 3
Fontana dell’imperatore sulla Kaiserbrunnen a Costanza
Pochi mesi dopo, proprio con l’appellativo di Cesarea, prende parte all’incontro noto come “pace di Costanza” del 25 giugno 1183 che sancisce, con un abile compromesso, l’autonomia comunale, ribadendo, nel contempo, la superiorità imperiale.

La fresca denominazione non viene però adottata a lungo. A seguito della morte di Enrico VI, avvenuta il 28 settembre 1197, si ritorna al nome definitivo di Alessandria[6].

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[1] Geo Pistarino, “La doppia fondazione di Alessandria (1168, 1183)” Rivista di Storia Arte Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, anno 1997.

[2] Goffredo da Viterbo, vissuto nel XII secolo, è stato cronista presso la corte di Corrado III e successivamente di Federico Barbarossa.

[3] Fausto Bima “La fondazione di Alessandria secondo una moderna interpretazione” e Francesco Cognasso, “La fondazione di Alessandria”, entrambi pubblicati sulla Rivista di Storia Arte Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, anno 1969/70.

[4] Rolando Bandinelli (Siena 1100 – Civita Castellana 1181) il 7 settembre 1159 viene scelto come successore di papa Adriano IV e assume il nome di Alessandro III.

[5] Claudio Zarri, articolo pubblicato su “Il Piccolo”, venerdì 13 maggio 2005.

[6] Nell’ambito del corso Ritratti dall’Alba, organizzato nella primavera del 2014 da Efal Alessandria, Piercarlo Fabbio ha trattato il tema dei vari nomi attribuiti ad Alessandria.