Edward mani di forbici [oltreilciak]

Muda Serenadi Serena Muda

 
“Se ora lui non fosse lassù, non credo che nevicherebbe così. A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi.” Kim

 

Perché nevica? Da dove viene la neve? Questa è la domanda che una bambina pone alla sua nonna in una fredda notte d’inverno, mentre poco prima osservava dalla finestra bianchi fiocchi cadere dal cielo.
L’anziana signora non ha dubbi al riguardo, per lei il candore tipicamente invernale che ricopre le strade ha un’unica spiegazione, che inizia a raccontare alla nipotina.

Così comincia la storia di Edward, stravagante ragazzo creato da un ingegnoso inventore dedito agli esperimenti più bizzarri, che però muore prima di averlo “completato”, lasciandolo con delle enormi forbici al posto delle mani.

Il giovane vive da solo in un castello, fino a quando una generosa signora non lo  edward-1 trova e decide di accoglierlo in casa, sconvolgendo non poco la cittadina bigotta e conformista in cui vive.

Gli abitanti del posto inizialmente appaiono incuriositi dal ragazzo, e sembrano sinceramente intenzionati ad offrirgli calore e solidarietà, ma ben presto invidie, incomprensioni e differenze renderanno impossibile per Edward la permanenza in quel luogo, giorno dopo giorno sempre più ostile nei suoi confronti.

La diversità, il desiderio di adeguarsi al mondo anche quando ci si percepisce come profondamente distanti da esso, l’amore non realizzato, sono solo alcuni dei temi trattati in questa fiaba drammatica del 1990 realizzata dal regista Tim Burton, che firma un film dai toni piacevoli e misteriosi, divenuto cult dei primi anni Novanta.

edward-2Un giovanissimo Johnny Deep interpreta con successo il triste Edward, ragazzo gentile e dall’animo dolce intrappolato in un corpo quasi perfetto, se non fosse per quelle gigantesce mani a forma di forbice, che sembrano spaventare ogni persona che lo circonda, forse ignore del fatto che un paio di forbici diventano pericolose solo in base a come le si usa.

Dianne West interpreta invece la rassicurante e materna Peggy Boggs, rappresentante Avon che, bussando di casa in casa per promuovere i propri prodotti, si imbatte casualmente in Edward e decide di aiutarlo ad inserirsi nel mondo, forse non conscia di quali rischi possa offrire una realtà come la sua ad un ragazzo così diverso.

Presente nel cast anche la bella Winona Rider, nelle vesti della figlia di Peggy, edward-3giovane donna che sembra essere quasi infastidita da quello strano giovane, e che ben presto si ritroverà a rivedere la sua opinione.

L’atmosfera del nastro è quella delicata e ovattata delle fiabe, con un tocco noir ed un clima sognante e suggestivo, che rendono il film decisamente adatto alle feste natalizie, rappresentando ad esempio una valida alternativa al più blasonato anche se sempre piacevole “Una poltrona per due”.

Lo spettatore potrà seguire le vicende di un ragazzo che vorrebbe vivere una vita normale pur sapendo di essere diverso dalla massa in quanto dotato di aspetto non comune, che lo fa sentire distante anni luce dagli altri esseri umani, e non all’altezza di vivere completamente il grande amore della sua vita.

Le forbici diventano quindi un simbolo, quasi a voler rappresentare tutto ciò che divide l’uomo dai suoi sogni, tagliando via ogni possibilità di riuscita, e rinchiudendolo in uno spazio sempre più ritretto in cui albergano solo impotenza e solitudine.

Da vedere per gustarsi le valide interpretazioni degli attori, e immedesimarsi in una storia d’amore impossibile, che forse riporterà il pubblico alla fiaba “La bella e la bestia”, altra vicenda che mostra come a volte andare oltre alle apparenze possa essere difficile, ma anche occasione per scoprire la vera bellezza di qualcuno, oscurata da un qualche dettaglio che impedisce ai più di goderne.

E così per qualcuno, vittima di un aspetto particolare e a volte spaventoso, l’unica consolazione consiste nel far nevicare, per rendere tutto l’universo partecipe del gelo che lo avvolge.