Sabato 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani, Zonta Club Alessandria termina i suoi 22 giorni di mobilitazione per porre fine alla violenza sulle donne con il reading “Ci vuole rispetto”. Sei giorni in più di quanto richiesto dalle Nazioni Unite e non finisce qui. Il previsto minuto di silenzio in collaborazione con l’Alessandria Calcio viene rinviato dall’11 dicembre al 22 gennaio: la violenza sulle donne è, purtroppo, un fatto quotidiano e occorre tenere desta l’attenzione di tutti, ben oltre il 25 Novembre.
Sabato Zonta Club Alessandria, come ogni anno, entra in carcere per sensibilizzare una parte della popolazione che non si può escludere: i detenuti. Uomini che nella Casa di Reclusione di San Michele scontano pene per vari reati, non sessuali, e che già in passato hanno dimostrato una grande sensibilità verso la campagna “Giù le mani dalle donne”. Entra in carcere Zonta insieme al Conservatorio Musicale Antonio Vivaldi di Alessandria perché l’incontro avrà la veste del reading: letture, testi su diritti negati, tra cui, per le donne, quello di scegliere e quello di vivere, accompagnati da musica e canzoni.
Zonta significa “onesto e degno di fiducia” ma per i carcerati Zonta significa soprattutto “promesse mantenute”. L’anno scorso Zonta aveva dichiarato che avrebbe portato dietro le sbarre il Reading della Consulta Pari Opportunità per includere maggiormente la popolazione carceraria e così sarà. Per questo impegno Zonta ha già ricevuto il plauso dell’on. Bruno Mellano, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, atteso anche lui per l’evento che coinvolgerà circa settanta detenuti.
“Zonta non sarà solo in questa iniziativa. La presidente della Consulta Pari Opportunità, Marzia Maso, anche quest’anno ci accompagna, così come la vice presidente Maresa Bausone insieme a numerose consultrici in rappresentanza di diverse associazioni. In particolare vorremmo ringraziare il Cif che anche per questo appuntamento ha raccolto indumenti e generi di primaria necessità da donare a chi non ha nessuno che si prenda cura di lui fuori dal carcere” dice Nadia Biancato, responsabile advocacy di Zonta che a San Michele si è recata prima da Governor del Distretto 30 e poi da Direttore Internazionale di Zonta. La quale rimarca: “Questo è ormai un appuntamento annuale, grazie alla sensibilità del Direttore della Casa di Reclusione, dr. Domenico Arena e alla collaborazione del dr. Piero Valentini, capo area educativa, che si rinnova con il sostegno della dr.ssa Angela Colombo, direttrice del Conservatorio Musicale di Alessandria. La presenza con noi della cantante jazz Cecilia De Lazzaro, accompagnata al pianoforte da Tomaso Di Muzio, renderà particolarmente interessante il nostro intervento che toccherà temi fondamentali quali il diritto alla vita, al lavoro, allo studio che, se negati, diventano forme di violenza inaccettabili”.