1) Alla forza di “civica” sopportazione (da anni!) degli abitanti di Casalbagliano. L’ultimo sfogo postato su Facebook da Marco Piacenza, abitante di Casalbagliano, il 27 novembre: “Non voglio postare nessuna foto dell’alluvione di questi giorni! Non voglio incolpare nessuna amministrazione dell’accaduto perché gli agenti atmosferici non possono essere controllati! Le esondazioni dei fiumi sono sempre capitate, i danni causati fanno parte del gioco ma si ricostruisce si pulisce e si riparte! Si torna sull’argine del fiume e si ritorna amici con un fiume insolente che per cause di altri è costretto ad esondare, creare disastri danni e a volte vittime! Ma quando si dragavano i fiumi si tenevano puliti si gestivano i corsi d’acqua secondari non capitavano queste catastrofi! Poi leggi regolamenti hanno vietato la manutenzione la pulizia e la gestione dei fiumi non sapendo che le stesse leggi e regolamenti stanno rovinando le persone che abitano lungo le sponde dei fiumi sia che abitino in Piemonte o in Sicilia! A volte è meglio tornare indietro per poter andare avanti! Detto questo premetto che a CASALBAGLIANO i danni sono arrivati prima non dal fiume, non dall’esondazione di una massa d’acqua spaventosa…ma da un piccolo depuratore che gestito non correttamente ( è il minimo consentito che mi viene da esprimere) buttava acqua nel verso sbagliato allagando parecchie abitazioni! Grazie ad un pronto intervento del consigliere comunale Simone Annaratone chiamato sul posto dopo una lunga conversazione telefonica si è attivato con Amag per riparare al danno causato! Non si può transigere su fatti del genere! Inutile che poi i vertici Amag corrono sul posto per verificare i fatti! Magari qualche bel “cazziatone” non fa male in attesa di denunce degli allagati di turno! Non si può vivere con la speranza che vada sempre bene! Non si può vivere sperando in interventi fantasma che si rifugiano dietro a burocrazie e tempistiche lunghissime. Il ’94 credevo fosse solo un ricordo ma il 2016 ha lasciato una nuova ferita…e in tutta verità credevo di non ritornarci…! …e invece…!”. Pagella senza intervento da parte mia, cito solo l’ultima pagella che stilai a luglio su Casalbagliano.
Voto: 10.
2) A Radiogold e Telecity/7Gold per il servizio puntuale e corretto fornito nel momento che è scattata l’allerta in previsione della piena del Tanaro e comunque sui corsi d’acqua interessati nella città: come alessandrina li ringrazio. Questa pagella nasce anche dall’articolo La grande paura.Chi l’alluvione non l’ha mai subita non può comprendere ciò che ti rimane dentro e per sempre anche se sono trascorsi 22 anni esatti. Ne ho avuto la prova la sera del 25 novembre nel mio quartiere, il Galimberti, nel 2016 non in allerta, ma dove nel ’94 i danni sono stati pesanti. Quella sera io e mio marito stavamo guardando Crozza, quando alle 21,45 ci chiama un amico della Croce Verde che ci consiglia di tirare fuori l’auto dal garage interrato perché le ambulanze sono state portate nel parcheggio sopraelevato della Coop per metterle in sicurezza. Mi affaccio al balcone e noto che piazza Torriani è piena di auto, e un prato di fronte il mio palazzo che fa montagnola inizia a riempirsi anch’esso di vetture. Un via vai di auto e persone a piedi anche in gruppetti che arrivavano dalla zona Coop. Prima di scendere in strada chiamo i miei “agganci” che stazionavano in Prefettura e mi dicono che la mia zona non è in allerta, ma non esiste certezza. Scendiamo in strada, molti i vicini e conoscenti che tornavano dall’aver messo in sicurezza le auto. Chiedo come mai hanno preso tale decisione, mi rispondono che è sempre meglio prevenire. Scendiamo in garage per tirare fuori l’auto anche noi, e trovo vicini che portano fuori dalle cantine i beni ritenuti utili da salvare: la tenerezza di vedere una signora con una cesta di bottiglie di olio! Sistemata l’auto sulla via, perché ormai tutti i punti con livelli di sicurezza conosciuti nel ’94 erano saturi, si sale in casa e la vicina di pianerottolo ci avverte che Radio Gold e Telecity stanno trasmettendo. Dalle due fonti veniamo a sapere che in allerta sono anche i tre ospedali e il Gelso. Passiamo buona parte della notte ad ascoltare, nel frattempo attorno alle 2 e oltre di notte, mi affaccio al balcone e noto un’ultima persona che monitorizza la sua auto sul prato collinetta. Quella notte ho notato la tranquilla compostezza delle persone che senza lamento, ma memori del vissuto, hanno portato in sicurezza un bene importante come l’auto, ma anche alcune bottiglie di olio e chissà che altro. Sabato 26, scansato pericolo: auto, scorta di olio e altro sono ritornate nel garage e nelle cantine in silenzio, come in silenzio ne erano uscite.
Voto: 10
3) Questo massimo voto va a due sindaci, un bel 10 a testa: Rita Rossa e Piercarlo Fabbio. Alessandria e i sobborghi ‘sensibili’ la scorsa settimana ne sono usciti indenni, escludendo le aree golenali. Sono stati impegnati ventidue anni per portare avanti lavori previsti dal PAI 45, e dopo l’amministrazione Calvo una manciata di anni preziosi purtroppo sono andati persi in riferimemto all’adeguamento del vecchio ponte: ma ciò che è stato fatto in seguito ha dato risultati positivi. Prima di venerdì 25 sera ho letto commenti che sminuivano la portata del Tanaro, come per dire che anche col vecchio ponte non ci sarebbero stati problemi. Ho letto e ascoltato ingiuste critiche per l’eccesso dei media nel dare informazione. Purtroppo di “merli dal canto soave” il mondo è pieno e la nostra città non ne è esente. Ho letto e ascoltato critiche rivolte al Sindaco Rossa perché ha messo in allerta parte della città e fatto evacuare persone ritenute in posizione a rischio. Ritengo che ci sia voluto un grande coraggio nel fare tale scelta con soli 30 cm di franco arginale, perdipiù a sera tarda. Il 10 in pagella se lo merita perché ha rischiato facendo il suo dovere in quel particolare frangente. Perché il 10 a Piercarlo Fabbio: è stato crocefisso per l’abbattimento del vecchio ponte, da quei “merli dal canto soave” che da anni lo continuano ad accusare, ma in verità ha rispettato ciò che autorità più in alto di un sindaco hanno imposto: Fabbio non ha “menato il can per l’aia” come altri prima di lui, e dalle riprese di Telecity/7 Gold si è capito chiaramente cosa sarebbe successo se ancora ci fosse stato in piedi il vecchio Cittadella. Riporto una porzione di intervista di Marco Bologna: “E’ stata una valanga d’acqua superiore al 2000, ma è difficile fare confronti con l’alluvione del ’94 perchè gli argini erano diversi. Importante in questa emergenza è stato il ruolo del ponte Meier, che ha consentito di gestire il traffico durante la chiusura del ponte Bormida. Con tre ponti a disposizione: (Meier, Tiziano e Forlanini) per gestire i flussi da e per Alessandria, sono stati tutti i tre al massimo della funzionalità”. Chissà se i “merli dal canto soave” l’hanno capita?
Voto: 10