I Vigili del Fuoco alessandrini sono stati costretti dall’amministrazione ad affrontare l’ultima calamità alluvionale, quasi normale e con sequenzialità annuale per una provincia come la nostra attraversata da 5 importanti corsi d’acqua ed un infinità di affluenti e torrenti pensando all’ottica del risparmio, con mezzi vetusti ed inadatti, logori e spesso in manutenzione o fuori servizio in attesa di essere riparati, tant’è che uno di questi e andato distrutto e solo grazie alla prontezza ed all’esperienza del personale intervenuto non ci sono state vittime.
Ciò denota il totale e lampante fallimento delle riforme del corpo nazionale e della riduzione dei centri di spesa, con un chiaro taglio anche alla colonna mobile trasformata in sezioni operative evidenziando una politica tesa al risparmio e priva di ogni concetto di soccorso.
La distorsione che emerge è che una provincia a basso rischio sismico, classificata in zona 4 dall’INGV, sia dotata di mezzi ed attrezzature per migliaia di euro, con personale altamente formato (addirittura a livello internazionale n.d.r.) per interventi di calamità sismica, e non sia minimamente presa in seria considerazione la formazione del personale, oltre ad un serio ampliamento anche un deciso rinnovo dell’attrezzatura e dei mezzi in modalità alluvione… che si debba aspettare l’arrivo di qualche funzionario con attinenza alla navigazione? Eppure di acqua sotto e sopra i ponti ne è passata.
A cosa servono le varie allerta meteo gialle, rosse, verdi, rosa, fucsia, arcobaleno se qualche giorno fa, con la seria possibilità dell’esondazione dei fiumi Bormida e Tanaro, le cui ondate di piena si sono riversate su Alessandria intorno alle 19 ed alle 23, invece di attuare in anticipo il raddoppio dei turni con il personale del posto, l’amministrazione ha pensato bene di far intervenire 18 unità da Bologna, Firenze e Pisa. Ad aumentare le criticità giova ricordare le scelte scellerate della riduzione del personale operativo previsto per il dispositivo di soccorso quotidiano effettuato dall’amministrazione con la complicità dei sindacati istituzionali, ad esclusione di USB che lo aveva fatto presente anche al prefetto e sindaco in tempi non sospetti.
Peccato che queste squadre siano arrivate in provincia durante la notte, quando fortunatamente la situazione si iniziava a stabilizzare, per poi affrontare interventi di prosciugamento con gommoni e mute delle sezioni operative in assetto alluvione??…la mattina hanno fatto rientro ai propri comandi di appartenenza… alla faccia del risparmio.
Giovanni Maccarino
per la Federazione Provinciale USB