La grande paura [Controvento]

tanaro-meierdi Ettore Grassano

 

Notte indimenticabile, per tanti alessandrini. Dalle 20,30 di venerdì sera, quando quasi inaspettato è scattato ‘l’allarme fiumi’ dopo una giornata sostanzialmente tranquilla, la città ha tenuto, per alcune ore, il fiato sospeso e gli occhi puntati su Tanaro e Bormida.

“Preferisco far trascorrere agli alessandrini qualche ora di disagio, piuttosto che rischiare di dovermi pentire a posteriori per non aver fatto tutto il dovuto”, ha detto più o meno il sindaco Rossa venerdì sera, con assoluta ragione.

Ora che Tanaro (e Bormida) sembrano lentamente tornare alla normalità, possiamo tirare un sospiro di sollievo. I meno giovani di noi hanno per diverse ore ‘misurato’ analogie e differenze con il 1994, i ‘novizi’ dell’emergenza fiumi hanno invece vissuto l’esperienza forse con minor timore.

In ogni caso, la macchina organizzativa della prevenzione ha complessivamente funzionato bene, e tutti o quasi, dalle autorità alle forze dell’ordine, dai media (un plauso particolare ai colleghi di Radiogold, davvero straordinari) ai cittadini hanno dato il loro contributo.

Persino i social, che sono lo specchio fedele di tutto il bello e di tutto il brutto della nostra società, hanno mostrato lati positivi e utili, oltre naturalmente al solito ‘stupidario’ di slogan, affermazioni approssimative, e qualche ‘tarocco’ fotografico più o meno intenzionale.

Ora, naturalmente, parte la conta dei danni. Perchè, se per fortuna non risultano esserci vittime, la ‘piena’ dei nostri fiumi ha causato danni ingenti a molte aziende agricole, a strutture abitative (particolare l’emergenza di Casalbagliano, che ha ragioni anche sue particolari legate ad un depuratore che crea problemi da sempre), a centri sportivi e di aggregazione: importante sarà non lasciare sole queste realtà, e queste persone.

Da oggi, però, si torna a respirare sereni, e a guardare Tanaro e Bormida, ancora strapieni, con simpatia e non con timore.