Scuole al freddo, Terzo Valico, referendum: cittadini sempre cornuti e mazziati! [Le pagelle di GZL]

scuole-freddodi Graziella Zaccone Languzzi

 
1) La notizia uscita il 15 novembre: “Castelceriolo, guasto all’impianto di riscaldamento della scuola: “Un danno più grave del previsto”, Riapertura giovedì?”  Si parla di materna e primaria chiusa da mercoledì 9 a domenica 13 per una parte e fino a mercoledì 16 per il completamento. Quale danno ha comportato oltre ai bambini alle loro famiglie? I genitori lavorano e certamente mamme o papà laddove non ci sono nonni, hanno dovuto chiedere permessi sul lavoro o pagare una “tata”. L’assessore di riferimento ha dichiarato che “Il guasto è stato repentino ed imprevedibile e siamo intervenuti subito non appena si è manifestato il problema. Il danno si è rivelato più grave del previsto ed ha determinato un allungamento dei tempi necessari al ripristino con il coinvolgimento di più soggetti sia per quel che riguarda l’impianto, sia per l’immobile. E’ al vaglio una soluzione alternativa che sarà proposta ai genitori, qualora non si riuscissero a terminare i lavori nei tempi previsti”. La domanda: durante le vacanze estive non si fanno controlli, manutenzioni e poi, quanti anni aveva tale impianto? A questo punto mi permetto un suggerimento ai nostri amministratori a cui aggiungo direttori- dirigenti-funzionari–tecnici del Comune: “andate a scuola” da chi un tempo fu un politico amministrativo nei due Enti cittadini, Provincia e Comune, Pierangelo Taverna. Il suo pensare di un tempo su come si amministra un Ente lo ritengo corretto, ed estremamente attuale: “Cultura e senso civico”. Taverna parla di Alessandria e dal testo cito questa frase che spiega il senso del mio suggerimento: “quello che è più evidente è la mancanza d’amore da parte del singolo che lavora nell’apparato pubblico”. Questa frase la dice lunga. I dipendenti ci sono, ma quando si appaltano le attività a cooperative, vengono controllate dalla parte tecnico/burocratica con un occhio vigile dell’assessore di riferimento? Scuole, cimiteri, verde, strade etc., ogni settore ha il suo staff comunale e se lo stato della città è quello che è significa che qualche meccanismo è inceppato: quindi imparate da chi con molta semplicità ha una visione corretta di come si deve far funzionare una macchina comunale.
Voto: 2

 
2) Per favore, gli “omissis” aboliamoli per la trasparenza dovuta ai Terzo valico camioncittadini. In una chiacchierata in diretta radiofonica sabato 12 novembre mi è stato chiesto perché non preparassi una pagella sul COCIV e lo scandalo che lo riguarda, trattandosi pur sempre di un argomento e una situazione che coinvolge anche il nostro territorio provinciale, e il denaro dei cittadini. Terzo Valico/COCIV è un argomento immenso e le informazioni le apprendo solo dai media. Un argomento complesso e di dura lotta civica, dove da una parte vi è lo Stato in tutte le sue componenti e dall’altra parte ci sono i cittadini che vivono sul territorio: un potente “Davide” armato fino al midollo contro un “Golia” armato di solo coraggio. Se questa grande opera pubblica sia davvero utile non sono in grado di dirlo, ma sono convinta che i cittadini abbiano ogni ragione considerati i metodi applicati a svantaggio del paesaggio, dell’ambiente, della tutela delle acque e della salute. Sabato per rispondere alla domanda fattami in diretta a Radio Voce Spazio ho voluto trattare solo la notizia del giorno. La Stampa di Alessandria diceva “Bufera sul vice prefetto di Alessandria, Ricciardi: il suo nome compare nell’inchiesta sul Terzo valico”, ed io ho posto la legittima domanda che può farsi il cittadino: “ma di chi ci possiamo ancora fidare?”. Domenica 13 novembre, sempre sul quotidiano La Stampa la risposta dalla Prefetta con due enormi titoli su due pagine. Prima pagina: “Terzo valico, parla il prefetto – “su di noi fango-ecco i fatti” . Seconda pagina piena: “Accuse a Ricciardi, realtà capovolta – Questi sono i fatti, il caso non c’è” . Nulla da eccepire sulla difesa dell’istituzione coinvolta, ma se non ci fossero gli “omissis” ci sarebbe maggior chiarezza. Mi pare strano che il quotidiano e gli altri organi di informazione abbiano preso il cosiddetto “svarione”. Il problema è che su tutta la vicenda Terzo Valico/Cociv è davvero poco edificante, e chissà cosa ancora dovrà emergere, e quanta verità ci verrà nascosta. Sappiamo che in questa Italia ormai in gran parte marcia, “Golia” calpesterà tutti i “Davide” che incontrerà sul suo cammino. Gli interessi sono troppo grandi, chi è risultato colpevole sarà sostituito ma verrà “utilizzato” in altre “avventure”: nessuno pagherà, e nulla cambierà. Figuriamoci, pare sia ancora attivo, più di vent’anni dopo, persino il “compagno G”, ve lo ricordate? E nel frattempo ha fatto proseliti!
Voto: 2
referendum3) Il 4 dicembre saremmo invitati al voto sul referendum di cui si parla da mesi. Chi vincerà lo scopriremo all’ultima scheda scrutinata, ma “l’industria” delle società di sondaggi è in grande affaccendamento. In questi mesi ho faticato a capire cosa veniva riformato, poi piano piano mi sono fatta un’ idea e ho preso la mia decisione. Ma nel mio chiacchiericcio con le persone semplici, comuni cittadini a mio pari,ho compreso che se andranno a votare voteranno in funzione della simpatia o meno del capo del governo, o per ideologia partitica, ma non hanno la minima idea di cosa cambierà, o se tutto rimarrà come sempre. Sono mesi che Renzi, Boschi e affini si “spendono” al massimo per ottenere il risultato sperato, perché le vittoria del NO sarebbe un fallimento non solo per Renzi&C, ma per chi lo ha nominato d’ufficio senza interpellare il popolo. Nei giorni scorsi una preoccupazione in più. Ossia la notizia che ad appoggiare la modifica della Costituzione a fianco di Renzi e Boschi c’è Denis Verdini, che non è certo un ‘giglio’: “Inchiesta su comitato d’affari P3, richiesta di condanna per il senatore Denis Verdini ed altri 17 imputati”.
Roba da pelle d’oca. Preoccupante è chi si espresso pubblicamente a favore della riforma sono poteri forti e fortissimi (le superbanche d’affari JpMorgan Chase, Goldman Sachs e Morgan Stanley, Confindustria e Marchionne, il Fondo Monetario Internazionale, i vertici Ue, l’agenzia di rating Fitch, Obama). Concludo: nella stesura della riforma non ho trovato due passi essenziali, ossia la cancellazione dello status di Regioni a Statuto Speciale e il divieto agli eletti di cambiare partito come se fosse una camicia, una pratica disonorevole. Tra il SI e il NO chi perderà di sicuro saremo solo noi popolo, come sempre.
Voto: 2